9 Febbraio 2016

Emi Montanaro: mostra visionaria al Pan con il Solo Show “Nèlida”

Emi Montanaro

Dall’8 al 28 febbraio, il PAN ospiterà la mostra visionaria Emi Montanaro dal titolo Solo Show “Nèlida”.

[ads1] Il Solo Show di Emi Montanaro: “Nèlida” è un ambizioso progetto prodotto da Contemporary Reload di Guido Cabib, è andato in “scena” presso il PAN – Palazzo delle Arti Napoli, ieri 8 febbraio a partire dalle 19:00, in occasione dell’Opening day.

La mostra organizzata e curata da Ernesto Esposito, è stata bene accolta dai napoletani che si sono recati in tanti nella centralissima e prestigiosa Via dei Mille, sede del PAN, per godere delle linee moderne e dei contorni folli, tipici dello stile artistico di Emi Montanaro.

Noemi Montanaro, in arte Emi, è un’artista napoletana nata e cresciuta a Napoli, si è diplomata presso l’Accademia delle belle arti di Napoli e finiti gli studi ha iniziato la produzione di opere essenzialmente iperrealistiche, adoperando le più svariate tecniche: dalla pittura alla fotografia, dalla miniatura, alle installazioni, fino ad arrivare alle sperimentazioni di materiali tassidermici.

Dopo aver viaggiato in lungo e in largo per l’Italia, collezionando preziose collaborazioni artistiche con personalità del calibro di Guido Cabib, Marco Morandini e Nicola Davide Angirame, Noemi Montanaro ha raccolto alcune delle testimonianze più significative del suo repertorio, per allestire ad hoc questa “Prima” personale nella sua città natale.

Sculture, installazioni, foto e disegni, rappresentano il fulcro di un file rouge tutto estetico, ispirato a “Della Seduzione”, istrionico saggio di Jean Baudrillard, dedicato all’universo della seduzione femminile, vista attraverso le sue mille facce.

Un percorso immaginario e per certi versi visionario, condotto attraverso la distorsione della bellezza per antonomasia, per farne fugace maleficio o forse artificio di una manipolazione naturale, applicata a corpi, animali ed oggetti, intaccati e trasformati da una invisibile, ma presente magia nera che perverte tutte le verità.

“Nèlida aveva lunghi capelli neri. Le furono tutti rasati quando un medico condusse più interventi, che si rivelarono un inutile teatro di umana macelleria, al fine di rimuoverle un tumore al cervelletto. Così si spegneva, tradendo la sua bellezza. La natura conosce il suo destino di corruttibilità, di verità.”.

Così ha spiegato Ernesto Esposito, curatore dell’esposizione, cercando di addolcire una tematica tanto attuale e delicata come quella della mortalità dovuta a neoplasie del cervello.

Quella di Emi Montanaro è una forma d’arte che non solo assume una pretenziosa funzione salvifica, ma si connota come arte eternizzante, che cristallizza la bellezza e va ben oltre le leggi della natura, ben oltre la morte stessa.

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