Concorso comune di Napoli, polemiche sul bando dall’ordine dei giornalisti
Sul Comune di Napoli è nata una polemica sul nuovo bando di concorso, per l'ordine dei giornalisti bisogna bloccare il bando, ecco perché
Una nuova polemica è sulla cresta dell’onda per quanto riguarda il nuovo concorso al comune di Napoli. Indetto da poco, il nuovo bando non prevede l’iscrizione all’albo dei giornalisti per ricoprire alcuni ruoli richiesti dall’ente. Per l’Ordine dei giornalisti è follia.
Il presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania ha quindi redatto una nota in cui chiede quanto segue: “Ordine giornalisti Campania: bloccare i concorsi di Ferragosto al Comune di Napoli – Sedici posti nel settore comunicazione con competenze tipiche del giornalista, ma per il Comune di Napoli non è necessaria l’iscrizione all’Albo. Un bando che va immediatamente bloccato e riscritto inserendo i requisiti previsti dalla legge 150 del 2000. Lo chiede l’Ordine dei giornalisti della Campania dopo la pubblicazione del bando per sedici posti, dal dirigente fino agli istruttori di comunicazione-informazione.
Il bando, pubblicato su Gazzetta ufficiale e sito istituzionale del Comune, non prevede in alcun caso l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti e l’Ordine della Campania ne chiede pertanto l’immediata sospensione con l’inserimento dell’iscrizione all’Albo tra i requisiti per l’ammissione. E non solo. Sorprende che tra i requisiti per il ruolo di dirigente siano previste lauree come la Disciplina di arti, musica, spettacolo ma non la laurea in Giurisprudenza. Il Comune di Napoli vuole, come dirigente dell’area comunicazione, una persona esperta di arte che ignori le fondamenta del diritto?”.
Il Comune di Napoli non ha esitato a rispondere a tale nota: “In merito alla nota diffusa dall’ordine dei Giornalisti si precisa che il requisito della iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti, ai sensi dell’art. 9 della L.150/2000, è requisito necessaria solo per il personale che costituisce l’ufficio stampa, che non rientra tra le figure professionali contemplate nei concorsi banditi. Tutte le figure professionali messe a bando non rientrano tra quelle per cui è richiesta la obbligatoria iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti così come previsto dalla L 150/2000. Si sottolinea inoltre che nei bandi richiamati la qualifica della iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti è titolo che attribuisce al candidato un punteggio aggiuntivo”.
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