Prove invalsi 2022: risultati sconfortanti
Prove invalsi 2022: la scuola primaria tornata in carreggiata, medie e superiori confermano il gap negli apprendimenti a causa del solco provocato dal Covid
Prove invalsi 2022: la scuola primaria tornata in carreggiata, medie e superiori confermano il gap negli apprendimenti a causa del solco provocato dal Covid
PROVE INVALSI 2022- Alla luce delle prove invalsi che si stanno svolgendo in questi giorni per testare le competenze dei giovani studenti italiani, emergono risultati piuttosto scadenti e sconfortanti. Ad oggi potremmo affermare che quasi uno studente su due si diploma senza aver raggiunto le competenze di base. Con uno svantaggio nello svantaggio per chi vive nelle regioni meridionali e proviene da territori (e famiglie) svantaggiati. E se la scuola primaria sembra tornata in carreggiata, medie e superiori confermano il gap negli apprendimenti a causa del solco provocato dal Covid e dalla scarsa qualità della didattica a distanza degli anni scorsi.
È questa la fotografia dei risultati delle prove Invalsi 2022 in italiano, matematica, inglese, illustrata dal presidente dell’Istituto di valutazione Roberto Ricci. Le prove hanno coinvolto oltre 920mila allievi della primaria (classe seconda e quinta), circa 545mila di terza media e poco più di 953mila delle superiori (quest’anno si sono tornate a svolgersi anche in seconda superiore – e poi in quinta). La partecipazione è stata pressocché totale.
I dati
In seconda superiore il 66% degli alunni ha raggiunto un livello adeguato in italiano. In matematica ci fermiamo al 54%, 8 punti in meno rispetto a due anni fa. Ad andar peggio sono le regioni del Sud: la quota di studenti che non raggiungono il livello adeguato è molto elevata, spesso superiore al 40 per cento. In terza media il 61% di studenti è “sufficiente” in italiano. In matematica il livello adeguato è del 56%, lo stesso del 2021, ma in calo rispetto al 60% del 2019. Inglese reading siamo al 78%. In tutte le materie i cali maggiori di apprendimento si registrano tra gli allievi che provengono da contesti socio-economico-culturali più sfavorevoli. Inoltre, tra questi ultimi diminuisce la quota di studenti con risultati più elevati. Come per le superiori, anche alle medie, i divari territoriali non migliorano rispetto alle rilevazioni precedenti e rimangono molto ampi. In alcune regioni del Mezzogiorno (in particolare Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna)
La nota positiva arriva dalla scuola primaria, dove tre allievi su quattro hanno raggiunto il livello base sia italiano sia in matematica.
Fonte: 24ORE
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