Ischia, incidente all’alba: Cassandra Mele muore a 37 anni
Incidente a Ischia, bici contro auto: Cassandra muore a 37 anni. Era Caporale maggiore dell’Esercito Italiano e aveva prestato servizio anche in Afghanistan
La prematura scomparsa di Cassandra Mele, classe 1985, ha scosso il mondo dell’Esercito italiano e tutta l’isola di Ischia. La 37enne, alle ore 6:30 di questa mattina, percorreva via Gian Battista Vico in sella a una bici quando si è scontrata frontalmente con un’auto. Cassandra era Caporal maggiore dell’Esercito Italiano e aveva prestato servizio anche in Afghanistan. Stando a quanto appreso finora, lo scontro è stato fatale e la giovane è sbalzata dalla bici al suolo. Non si conoscono ulteriori dettagli sulla drammatica vicenda avvenuta stamane ad Ischia, ma pare che la vittima si sia schiantata contro una macchina guidata da una 26enne del posto che proveniva dal senso opposto di marcia. La donna sarebbe deceduta sul colpo e i tentativi di soccorsi si sono rivelati presto inutili. Sul posto sono sopraggiunti i Carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Ischia e della locale stazione. Attualmente le forze dell’ordine stanno indagando sulla posizione dell’automobilista coinvolto nella tragedia.
Il saluto a Cassandra
Molti i messaggi di cordoglio sui social, tra cui le parole di dolore di Ischia Press: “Cassandra Mele, questo il suo nome, una ragazza solare e divertente, molto equilibrata, chi la conosceva ci ha raccontato che era molto tranquilla e che ultimamente la vedeva spesso in bici a farsi delle belle passeggiate. Cassandra era un maresciallo maggiore dell’esercito italiano e faceva parte della Caserma Berardi del terzo Reggimento degli Alpini, è stata impegnata in molte azioni all’estero tra cui un Afghanistan. Una sua amica ci ha raccontato che quando tornava a Ischia in licenza, la prima cosa che faceva era di andare ai Maronti per incontrare gli amici e il suo amato mare. Abbiamo raccontato la sua storia, la sua vita e la sua grande passione per l’Esercito. Per onorare la sua memoria dovremmo fare tutti un esame di coscienza, si proprio tutti, dobbiamo dare uno stop definitivo a questa carneficina sulle strade isolane. Siamo tutti colpevoli perché non basta ribellarsi o indignarci sui social, bisogna agire e fermarci a riflettere su quanto siano pericolose le nostre strade. È inutile che i sindaci organizzino manifestazioni all’indomani di una morte stradale, si riempiono la bocca di propositi e di consigli sul come evitare queste tragedie per poi vederli sfrecciare con le proprie auto senza rispettare il codice della strada. Oggi piangiamo una vita spezzata, oggi piangiamo una ragazza che ha messo più di una volta a rischio la propria vita per difendere la libertà di popoli oppressi. Ciao Cassandra, vola in alto tra gli Angeli del Paradiso e perdona noi che stiamo ancora su questa terra senza capire di quanto sia preziosa la vita. Riposa in pace.”
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