Tumore alla prostata, 5 cibi scudo
In Italia il tumore alla prostata è il più frequente tra tutti i tumori che colpiscono la popolazione maschile. Come si può prevenire?
Mangiare bene, si sa, è fondamentale. Avere un’alimentazione corretta e sana può davvero fare la differenza sull’organismo dell’individuo. In una dieta, oltre al giusto apporto di proteine, carboidrati, vitamine è necessario assumere anche una buona percentuale di antiossidanti. Questi ultimi prevengono numerose malattie, una tra queste, la più frequente tra la popolazione maschile italiana, è il tumore alla prostata.
Gli antiossidanti presenti in diversi cibi, come il tè verde, il pomodoro cotto, i frutti rossi, l’uva e il melograno, possono davvero fare la differenza nella prevenzione del tumore alla prostata. Questi cibi sono un valido supporto alla terapia, riducendone la tossicità e aiutando a bloccare la progressione della malattia.
Secondo studi recenti, condotti dalla Società italiana di Andrologia (SIA), alcuni cibi che contengono sostanze ad azione antiossidante e antiproliferativa, come epigallocatechine, licopene, resveratrolo e di recente il pterostilbene, sono vantaggiosi per il miglioramento del decorso del tumore alla prostata e una valida prevenzione.
I cinque cibi con più antiossidanti
- Succo di uva nera 1 bicchiere = 5216 unità
- Mirtilli 1 tazza = 3480 unità
- Cavolo verde cotto 1 tazza = 2048 unità
- Spinaci cotti 1 tazza = 2042 unità
- Barbabietola cotta 1 tazza = 1782 unità
In Italia, secondo gli ultimi dati raccolti, il tumore alla prostata raggiunge la soglia di 36000 casi ogni anno, un numero piuttosto elevato che mette in allerta non solo i medici ma anche la popolazione.
Alessandro Palmieri, presidente della SIA ha più volte spiegato: “E’ fondamentale prendere coscienza di quelli che sono i principali fattori di rischio, come avere una storia familiare di tumore della prostata, l’età avanzata e gli stili di vita, come la dieta. E’ dimostrato che l’assunzione di eccessive quantità di alcool, grassi saturi, derivati del latte, possono avere un ruolo nella genesi di tale neoplasia, ma la ricerca ha sempre cercato di individuare farmaci o prodotti naturali in grado di prevenire l’insorgenza di tumore della prostata, se somministrati a individui a maggior rischio o a quei pazienti che presentavano già delle lesioni precancerose”.
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