Bergamo, Koulibaly vittima di insulti razzisti
Il Napoli domina l’Atalanta ma a fine partita Koulibaly riceve insulti razzisti che incendiano il web. Le parole di Maurizio de Giovanni
Napoli. La vittoria del Napoli in quel di Bergamo contro l’Atalanta di Gasperini è un segnale chiaro e deciso. Il Napoli si iscrive alla lotta Scudetto e come ripetuto da Luciano Spalletti, questi sono treni che poi non passano più. Tuttavia, il lieto evento è stato macchiato da episodi spiacevoli. Il calciatore Koulibaly è stato vittima di insulti razzisti.
Dopo una schiacciante vittoria da parte del Napoli, non sono mancati eventi spiacevoli che hanno inasprito i rapporti, facendo godere la vittoria a metà. Koulibaly, infatti, è stato vittima di insulti razzisti da cori avversari. In un video, postato sui social da Maurizio de Giovanni, si sentono i tifosi denigrare Koulibaly per il suo colore della pelle. Insultato anche l’attaccante Dries Mertens:
“È innegabile. Certe vittorie sono più belle di altre. Soprattutto quando i tifosi avversari la prendono sportivamente“. ha scritto sui social Maurizio de Giovanni.
Ma gli insulti razzisti non finiscono qui. Su twitter circola una foto (dell’esterno dello stadio di Bergamo) in cui è comparsa questa scritta:
“Di accogliervi in Italia oggi sono fiero. Benvenuti colerosi dal continente nero“.
A condividerla è una pagina Instagram che scrive: “Ironia su Naboli” e l’emoticon di un vulcano che erutta. Un’ironia di pessimo gusto che getta luce ancora sulla drammatica condizione sociale che si respira in Italia, la mancata capacità di integrazione morale e la conseguente frattura insanabile che esiste da anni.
Lo scrittore de Giovanni, dopo gli insulti razzisti rivolti a koulibaly, ha scritto una nota insieme ai senatori Ruotolo e Quagliariello chiedendo provvedimenti più severi per chi si macchia di tali cori:
“Non ci siamo. Evidentemente la decisione di chiudere la curva veronese dopo il match con il Napoli non è stata sufficiente. Prima a Bergamo poi a Genova razzisti travestiti da tifosi ultrà hanno dato il peggio di se’. Con Kalidu Koulibaly che a Bergamo ha lasciato il campo con il “ne**o di m***a” e a Genova i tifosi romanisti con “Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta”. Non c’entra la goliardia, non c’entra la discriminazione territoriale. È razzismo. Alle autorità del calcio e alla ministra dell’interno Lamorgese chiediamo: identificazione e daspo a vita per i razzisti. Se i cori sono percepiti distintamente in tutti i settori dello stadio se cioè non è una esigua minoranza di tifosi a incitare all’odio razziale, squalifica del campo“.
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