Cimitero di Poggioreale: aumenta la rabbia dei parenti a due mesi dal crollo
Cimitero di Poggioreale: due mesi dopo il crollo aumenta la rabbia dei parenti dei defunti. Annunciate proteste davanti la Prefettura
Cimitero di Poggioreale: aumenta la rabbia dei parenti dei defunti.
Sono trascorsi due mesi dal crollo nel cimitero di Poggioreale e di progressi ce ne sono stati pochi. I corpi dei defunti continuano, per la maggioranza, ad essere esposti alle intemperie e alle piogge.
Dalle rilevazioni condotte all’interno della zona coinvolta nel cedimento delle Cappelle di Bianchi dei Dottori e di San Gioacchino, è emerso che si sono verificati smottamenti di almeno un millimetro al giorno.
Dallo scorso gennaio l’area è posta sotto sequestro. L’ingresso è vietato per tutti i non autorizzati. La rabbia dei parenti dei defunti continua ad aumentare, impossibilitati nel recarsi nel luogo di sepoltura dei propri cari e con gli stessi ancora non recuperati. Non solo, anche lo sdegno di tutti gli affetti dei defunti che riposano nelle altre zone del cimitero accresce a causa dell’impraticabilità della zona chiusa ormai da due mesi.
Avanza, dunque, l’idea di organizzare manifestazioni di protesta sotto la Procura o nei pressi della metropolitana. Tra le richieste, il recupero dei corpi in superficie.
L’Assessore comunale ai cimiteri, Vincenzo Santagada, in merito al cimitero di Poggioreale, afferma che anche il Comune è parte lesa e che si sono concluse le indagini sul terreno effettuate dalla ditta incaricata dalla Metropolitana.
Fonte: La Repubblica
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