Manfredi, ecco il piano per:” La Napoli del futuro”
Manfredi, al termine della seduta odierna del Consiglio comunale, ha rilasciato alcune dichiarazioni sui piani per il futuro di Napoli
MANFREDI- Nella giornata odierna, si è tenuta la seduta del Consiglio comunale, dove si sono discussi numerosi piani per risollevare e migliorare la città di Napoli, ecco le parole del sindaco ai giornalisti.
“Abbiamo la necessità di fare una rivisitazione del piano regolatore, perché l’attuale piano fotografa una città di trent’anni fa. Chiaramente le esigenze, i modelli di sviluppo e le necessità sono cambiate. Stamattina, ad esempio, abbiamo fatto una riunione con il presidente dell’Autorità Portuale: c’è tutto il tema del rapporto con il porto, sono temi di grande complessità che richiedono un aggiornamento. Questo tema va affrontato proprio per avere un modello di sviluppo della città“.
Il sindaco, ha poi proseguito affermando: “E’ chiaro che poi ci sono degli aspetti di dettaglio su una serie di contenitori. Noi adesso stiamo lavorando, insieme all’assessore Baretta con il demanio, per applicare il federalismo demaniale, sia per il demanio civile che per quello militare. E’ possibile che ci saranno delle caserme che rientreranno. Ci sono tante opportunità importanti. E’ un lavoro che va fatto ed è chiaro che lo sviluppo urbanistico della città è un pezzo importante, come anche fare un grande piano sulla transizione energetica della città. Questi sono i veri passi per costruire una città del futuro. Questo è quello che nei prossimi mesi faremo con grande impegno“.
L’attenzione di Manfredi si è spostata poi sulla difficile tematica riguardante un possibile piano per Bagnoli
” Su Bagnoli si sta facendo un approfondimento tecnico ormai da quasi due mesi su tutti i dossier. Il tema Bagnoli ha la sua complessità: c’è il tema delle bonifiche a terra e delle bonifiche a mare, che è un tema molto complesso e su cui va fatta chiarezza, sia dal punto di vista delle scelte che delle tecnologie da utilizzare. C’è poi un problema dei finanziamenti, quindi dal punto di vista della copertura finanziaria della bonifica. Quindi va fatta una valutazione corretta di quali sono i finanziamenti disponibili e quelli necessari, definendo quindi anche con attenzione i cronoprogrammi, perché il tempo non è una variabile indipendente. Ovviamente, adesso che ci insedieremo anche con la struttura tecnica, si potrà ulteriormente accelerare e venire a capo di una situazione che purtroppo si trascina oramai da decenni e che rappresenta una grande opportunità per la città. Io mi dò un obiettivo minimo: avere la certezza delle cose da fare e dei soldi che servono. Non c’è una copertura di tutte le risorse che servono per la bonifica, quindi questo è l’elemento chiave. Va fatto un ragionamento con Roma su come si deve garantire la copertura”.
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