17 Gennaio 2022

Napoli: dottoressa aggredita sotto casa, le sue parole

dottoressa aggredita

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Napoli, una dottoressa viene aggredita nella notte fuori casa. Calci, pugni per derubarla: “Ho sempre amato Napoli ma è allo sbaraglio”

Napoli. Si chiama Chiara Lanza Volpe la dottoressa aggredita nella notte di sabato scorso. La donna stava per aprire il portone di casa dopo ore estenuanti di lavoro presso l’ospedale Pellegrini, quando due uomini si avvicinano aggredendola brutalmente. Calci e pugni per sottrarle un cellulare di seconda mano dato che solo pochi giorni prima le avevano rubato il telefono dalla borsa.

La ragazza ha voluto, poi, denunciare anche l’accaduto su Facebook esprimendo tutta la rabbia per l’ingiustizia ricevuta: “Non è mia abitudine condividere certi stati, ma vorrei raccontarvi una situazione degna di nota. Premesso che qualche giorno fa sono stata derubata del mio cellulare che stava in borsa, stasera sotto casa sono stata aggredita, picchiata, presa a pugni, ho subito un’aggressione praticamente con le chiavi di casa in mano. Ho reagito con calci e pugni. Ho subito un’aggressione totalmente immotivata, mi hanno rubato il cellulare vecchio e mal funzionante, ma la cosa più agghiacciante è stata l’aggressione subita. I pugni che mi sono stati dati. La cattiveria con cui sono stata buttata a terra, presa a calci e strattonata”.

Ha poi continuato: “Sono poi sopraggiunti i militari che stazionano nei pressi di casa mia che erano totalmente sconvolti per l’accaduto. Mi hanno aiutata e hanno chiamato la polizia che è arrivata dopo un po’ (totalmente impegnata per le continue aggressioni che stanno avvenendo a Napoli) ed io me la sono cavata con lacrime di rabbia, sgomento, paura, tanta paura e lividi sparsi per il corpo. Ho combattuto con calci e pugni in difesa per ciò che accadeva. Sto bene, ma sono scossa e arrabbiata. Ma sto bene. Lo dico per non farvi preoccupare…i lividi passano…”.

Poi la dottoressa ha voluto ricordare: “Ho voluto scrivere questo post per condividere la mia esperienza. Premettendo che vivo a Napoli da 5 anni e mezzo e nel giro di 5 giorni mi è accaduto l’impossibile, il mio appello si rivolge a chi ai piani alti controlla questa città. Ecco, questa città che io ho sempre amato, è diventata totalmente invivibile. Io lavoro dalla mattina alla sera e alla notte e alla mattina successiva, e non mi fermo MAI. Mi lascio libera una sera a settimana, per svagarmi, perché sono giovane e perché voglio almeno godermi qualche ora di giovialità, perché il lavoro è importante, ma sono convinta che almeno una sera a settimana bisogna distrarsi. Ma, mi viene spontaneo da chiedere…perché investire in questa città e buttare sangue se mi risponde trattandomi male, aggredendomi, derubandomi e picchiandomi?!”.

 

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