Abbandona la figlia perchè ha la progeria. La storia commovente di Katia Hefty
KATIA HEFTY – Questa è la storia di una bambina con la progeria, una malattia che consiste nell’invecchiamento precoce. Katja nacque 21 anni fa ma la mamma capì subito che qualcosa non andava.
Presto alla bambina comparvero le prime rughe e medici le diagnosticarono la progeria, malattia per cui attualmente non c’è alcuna cura. Il corpo della piccola invecchiava di ora in ora.
Chi ne soffre spesso non vive più di 13-14 anni, alcuni arrivano anche a 16. Il papà di Katia addirittura abbandona la famiglia: “Non sopporto la bambina” disse prima di andare via dalla moglie e dalla figlia.
Irina, la madre della bambina, invece è stata con lei e l’ha protetta, anche dai bambini che la prendevano in giro “Nonna, perché porti la minigonna?” O “Perché stai giocando con i bambini piccoli?” .
E’ stato in quel momento che Katia capì: “Poi ho capito chenon piacevo a nessuno. Quando la gente ha visto la mia faccia, erano spaventati. Mi sono chiesta, ‘Che cosa ho fatto per meritare questo?’ Ma non ho mai trovato la risposta “.“Ci ho pensato molto. Ma se non ho potuto essere accettata per il mio aspetto, ho deciso di provare a cambiare la mia immagine, mostrando il mio interno. Volevo mostrare che ero anche una ragazza affascinante e bella, con un sacco di belle caratteristiche. Sono sicura che la cosa più importante è dentro l’essere umano”.
“Mi sono accettata ed ho imparato ad amare me stessa. Ho pensato, ci sono solo 20 altre persone come me in tutto il mondo. Cosa che in realtà mi rende molto particolare e interessante.
Successivamente ha conosciuto Denis: lui aveva composto il numero errato ma ha continuato a sentirla.
Poi si sono visti ed è nato l’amore. La coppia poi ha deciso di sposarsi.
Hanno avuto anche un bimbo che è nato sano.
“Mi sento benissimo e sono contenta che ho avuto la fiducia per aiutare me stessa attraverso tutte le difficoltà che ho affrontato. Ora, ho un marito e sono stata ricompensata con un bel figlio piccolo, quindi cosa c’è di meglio?”.
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