Torre del Greco, in carcere la mamma che ha annegato il bimbo di 2 anni
Prima notte in carcere per la donna che ha annegato il figlio a Torre del Greco. La Procura ha stabilito che si tratta di omicidio volontario, i fatti
La Procura di Torre Annunziata ha emesso un decreto di fermo per la mamma del bimbo di due anni e mezzo annegato in località La Scala a Torre del Greco. La donna di 40 anni, Adalgisa Gamba, nella serata di domenica 2 gennaio, avrebbe ucciso il bimbo perché credeva fosse autistico. Gamba è stata dunque trasferita ieri in casa circondariale femminile di Pozzuoli.
I fatti
La tragedia si è consumata in via Calastro, nella zona della Scala in località torrese, intorno alle 22:30 di domenica. Dalle indiscrezioni di queste ultime ore, è emerso che il corpo del bambino sarebbe stato notato in acqua dopo che alcuni presenti avevano bloccato la madre che minacciava il suicidio. Sarebbe stato un uomo a prestare soccorso al piccolo, ormai già privo di vita. La dinamica è stata raccontata da due testimoni minorenni che poco dopo si sono gettati in mare per prestare soccorso all’uomo e al bambino. La testimonianza riportata dall’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano:
“Abbiamo udito le grida di aiuto provenire dalla zona e quando ci siamo avvicinati abbiamo notato una donna sull’estremità della scogliera e un uomo in mare. Abbiamo poi pensato potesse essere il padre del piccolo, anche se non lo sappiamo. Visto che era in difficoltà, abbiamo deciso di entrare in acqua dalla parte dove sapevamo c’era piede fino a raggiungere la zona dove si trovava il bimbo. Ma già nel portarlo a riva abbiamo capito che la situazione era disperata. Quando siamo tornati verso la scogliera, la signora era in evidente stato di choc e farfugliava qualcosa, dicendo di essere stata rapinata da una persona straniera. Arrivati a riva, c’era chi stava provando a rianimare il piccolo attraverso un massaggio cardiaco, una pratica risultata purtroppo inutile”.
Il marito della donna avrebbe segnalato alle forze dell’ordine l’allontanamento da casa intorno alle ore 21 di domenica scorsa. La 40enne è stata subito condotta nella caserma dei Carabinieri dove è stata interrogata dal pubblico ministero della Procura di Torre Annunziata. Al termine del lungo interrogatorio è stato emesso un decreto di fermo nei suoi confronti. Il corpo senza vita del bambino di 2 anni è stato posto sotto sequestro e ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di conoscere gli esiti delle indagini.
Il sindaco Giovanni Palomba: “Tragedia immane”
Il dramma ha scosso l’intera comunità di Torre del Greco. Sulla triste vicenda è intervenuto anche il sindaco Giovanni Palomba. Le sue parole: “La morte di un bambino così piccolo, per giunta maturata in maniera tanto terribile, è una tragedia immane. – spiega il primo cittadino – Mi parlano di persone perbene, di buona famiglia. Una tragedia che sembrerebbe tutt’altro che annunciata: mai da quel nucleo era infatti arrivata alcune richiesta di sostegno, nessuna avvisaglia di malessere che fosse giunta al nostro servizio di politiche sociali. Siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, che sicuramente faranno piena luce su una storia tanto triste quanto sconvolgente”.
Potrebbero seguire aggiornamenti sul caso.
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