11 Dicembre 2015

Eav, danno da 7 milioni di euro alla Regione Campania, e che sprechi!

Eav

La Guardia di Finanza di Napoli ha accertato un danno erariale di oltre 7 milioni di euro nella gestione di Eav. Otto persone sono state citate in giudizio

[ads1] Piove sul bagnato in casa Eav, azienda che cura il trasporto ferroviario campano e incorpora Cumana, Circumvesuviana, Circumflegrea e Metrocampania Nord-est. Alle già precarie condizioni finanziarie dell’ente, che vanta un debito di ben 560 milioni di euro, si aggiunge oggi una nuova indagine condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, agli ordini del colonnello Giovanni Salerno e sotto il coordinamento del pubblico ministero contabile, Marco Catalano, all’esito della quale è risultato un depauperamento della casse della Regione Campania di 7 milioni e 600mila euro. E la colpa è di Eav, o meglio di alcuni suoi amministratori, che negli anni avrebbero affidato “numerosi incarichi pluriennali di consulenza professionale rivelatisi inutili, oltre che conferiti in spregio dei più elementari principi di efficacia, trasparenza, economicità e correttezza”.

Il lavoro di indagine, promosso dalla Procura generale della Corte dei Conti per la Campania, ha scoperto gli altarini. E’ venuto fuori, per esempio, che l’amministratore unico dell’Eav, Alessandro Rizzardi, già dipendente della medesima società, da cui percepiva una lauta pensione, una volta diventato il massimo dirigente dell’Ente, si è auto-conferito, per un periodo di ben 8 anni, un incarico di consulenza avente per oggetto, sostanzialmente, gli stessi compiti e mansioni che doveva svolgere nella sua qualità di vertice amministrativo dell’Eav. Un incarico inutile insomma, che ha portato uno sperpero ingiustificato di denaro pubblico. Il tutto con “l’avallo dell’assessore ai Trasporti dell’epoca, Ennio Cascetta, e di un altro ex amministratore, Nello Polese, nonché con il colpevole beneplacito del collegio sindacale allora in carica”.

Eav è, secondo le risultanze dell’indagine, un’amministrazione poco trasparente che per reclutare personale procedeva ad affidamenti diretti degli incarichi, in spregio alle norme regionali e nazionali che in materia prevedono l’obbligo del concorso pubblico.

In altri casi, quando era necessario, gli incarichi da affidare venivano creati ad hoc, come è avvenuto con la nomina del nuovo direttore generale, assunto mediante la creazione ad arte della vacanza organica nel ruolo, attraverso l’istituzione di una nuova direzione per la pianificazione affidata al direttore generale uscente. Un’operazione che ha causato un danno di 350mila euro alla regione.

In tempi non proprio favorevoli per il trasporto campano in genere e per Eav in particolare, questa notizia è di quelle da far tremare le vene e i polsi. Soprattutto se si considerano i disagi sopportati dai passeggeri negli ultimi mesi. Solo il 1 dicembre scorso il Presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio, era sceso personalmente in campo, posizionandosi ai tornelli e controllando i titoli di viaggio dei passeggeri, per smascherare i ‘furbetti’ del biglietto. I furbi, probabilmente, non sono solo da ricercare sui treni.

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