Serie tv sul Napoli: De Laurentiis svela il progetto
De Laurentiis: “Presto una serie tv sulla storia del Napoli”. I partenopei sempre più presenti in diversi ambiti
SERIE TV SUL NAPOLI – I partenopei, dopo la delusione della scorsa stagione, si stanno rivelando una bella sorpresa nell’attuale campionato. La squadra allenata da Spalletti gioca con grinta e caparbietà su ogni pallone, mostrando un bel gioco che l’ha spinta a vincere molte partite ostiche.
Nonostante le recenti sconfitte in campionato contro Inter, Atalanta ed Empoli, gli azzurri sono comunque riusciti ad accedere alle successive fasi in Europa League, staccando il pass per i sedicesimi contro un ostico, ma non irresistibile, Barcellona.
Secondo i vari bookmakers e casinò online su Nonsoloaams.net la squadra campana è una delle candidate alla vittoria finale dello scudetto che manca dalla stagione 1990.
Alla presentazione de libro di De Maggio “I Grandi calciatori” è intervenuto il patron partenopeo Aurelio De Laurentiis che ha voluto parlare di come sia importante insegnare il calcio nelle scuole e il funzionamento dietro questo mondo: “Leggendo il libro di De Maggio, si capisce quanti piani di lettura ci sono. La storia del Napoli la può leggere un bambino. Il calcio degli amori, quello che vede il Napoli nascere nel 1926. Napoli si è trovata nel grande disagio sociale ed economico ad inizio. Fu divertente iniziare l’avventura partenopea con un cavallo che era quasi un antesignano e aveva voglia di volare e fare delle cavalcate incredibili. Questo cavallo con grande senso di ironia si trasformò in un ciuccio. Più volte ho detto che se vogliamo volare alto c’è bisogno di inserire un cavallo straordinario sulla nuova maglia del Napoli. Insieme alla famosa N cerchiata, ci starebbe quindi bene un cavallo. Stare vicino ai bambini e spiegargli che evoluzione c’è stata socio-economica dal 1926 al 2022. Bisogna cercare di convincere il ministro dell’istruzione ad insegnare il calcio nelle scuole. Tutti oggi possono utilizzare un videoproiettore per poter studiare anche una partita di calcio. I ragazzi di oggi vivono con un’appendice quasi bionica che è il cellulare. Mi perdoneranno le donne, ma non riescono a capire quando ci allontaniamo o isoliamo per seguire le partite di calcio”.
De Laurentiis poi lancia una indiscrezione su una possibile serie sul Napoli: “questo libro parte da Ascarelli e anche noi partiamo da lui. Stiamo registrando 30 episodi, prodotti da una piattaforma internazionale e riguarderanno la storia del Napoli fino ai tempi nostri. Vedrà la luce tra un anno e mezzo circa. Avremmo registrato già la prima parte se non fosse morto Maradona. Ero in procinto di andarlo a trovare per registrare i primi episodi. Si parte dal 1926 e includerà anche il prossimo campionato”.
Parole d’elogio anche per il suo attuale tecnico Spalletti: “La bravura di Spalletti, rispetto ad altri allenatori che ho avuto, è che lui fin dall’inizio sperimentava e faceva girare la rosa facendo giocare tutti. Alla fine uno si rende conto che quello che avevi comprato e che credevi farlocco in realtà era gagliardo e non avevi investito male il denaro. Spalletti è il miglior allenatore che ho avuto nella mia carriera da presidente”.
Confermata la squalifica di Spalletti: “Non c’è da commentare perché il commento dovrebbe partire dalla notte dei tempi. E’ inutile, è sotto gli occhi di tutti. Non solo per il Napoli, ma per tutto il calcio italiano. E’ un problema che supereremo solo quando la Lega sarà indipendente e potrà gestire lei gli arbitri, come avviene in Inghilterra. Lo diciamo da anni ma c’è la volontà di fare politica. E il voler fare politica distoglie l’attenzione dall’aspetto commerciale, industriale, di protezione democratica. Tutti hanno diritto ad avere un arbitraggio corretto e tutti hanno diritto al ricorso della moviola in campo. Non esiste una tutela che sia garantista di un gioco corretto e rispettabile, ognuno fa come gli pare e questo non va bene”.
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