Salva Napoli: nuove tasse sugli imbarchi e aumento Irpef
Nell’emendamento Salva Napoli sono previste nuove tasse sugli imbarchi e l’aumento dell’Irpef per ripianare i debiti del Comune: le risorse si aggiungeranno agli aiuti statali
Anche Napoli e i napoletani collaboreranno al ripianamento del debito che il Comune si porta dietro da molto tempo. Oltre agli aiuti che arriveranno da Roma – voluti e ottenuti dal sindaco Gaetano Manfredi – l’emendamento Salva Napoli prevede alcune leve tributarie atte a compartecipare all’azione di risanamento. In particolare, queste leve riguarderanno nuove tasse sugli imbarchi (sia marittimi che aeroportuali) e l’aumento dell’Irpef. Il pacchetto di misure verrà depositato oggi in Senato.
Nello specifico si parla di: una nuova tassa di un euro a passeggero come diritti di imbarco per chi parte dall’Aeroporto di Capodichino; una tassa di un euro anche per i diritti di imbarco traghetti e aliscafi del Porto di Napoli (ad eccezione dei pendolari che devono raggiungere le isole per lavoro); un aumento dell’addizionale Irpef dello 0,4%, anche oltre il limite massimo dello 0,8%. Il vantaggio del Salva Napoli, tuttavia, sarà quello di far uscire la città dall’incubo del dissesto almeno per i prossimi 10 anni – periodo di durata del piano di risanamento – con la possibilità successiva di abbassare le tasse, oggi già al livello massimo a causa del pre-dissesto che dura dal 2013.
Aumento delle tasse sugli imbarchi, separazione del debito, commissariamento del debito e delle partecipate e aiuti statali: le misure dell’emendamento Salva Napoli
Per risanare il debito comunale, l’emendamento prevede: il commissariamento del debito del Comune di Napoli e delle sue società partecipate, e dunque la nomina di un commissario straordinario. Inoltre, è prevista la separazione del debito storico dalla gestione ordinaria, la quale però resterà in mano a sindaco, giunta e consiglio comunale. Il Salva Napoli istituisce anche un fondo apposito presso il Mef a partire dal 2023 “per il concorso al sostegno degli oneri derivanti dal piano per l’estinzione del debito pregresso del Comune di Napoli”; ovvero quell’aiuto statale che era stato conditio sine qua non della candidatura di Gaetano Manfredi a sindaco di Napoli.
Le nuove tasse
La restante quota delle somme utili al ripianamento del debito verrà riscossa, infine, con le nuove imposte fino a un tetto massimo che dovrà essere corrisposto annualmente allo Stato. Nello specifico:
- un’addizionale commissariale sui diritti di imbarco dei passeggeri sugli aeromobili in partenza dall’aeroporto internazionale di Napoli fino ad un massimo di 1 euro per passeggero;
- un incremento dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche fino al limite massimo dello 0,4%, anche in deroga al limite massimo dello 0,8% della predetta addizionale;
- un’addizionale commissariale sui diritti di imbarco sui natanti adibiti a servizi pubblici del porto di Napoli fino ad un massimo di 1 euro per passeggero, fatti salvi coloro che dimostrino di utilizzare tali servizi per comprovate necessità di lavoro continuativo e non occasionali (ancorché se frazionate in più viaggi) da svolgere nel Comune di destinazione).
Sarà il Commissario, previa delibera della giunta comunale di Napoli, a definire e istituire le addizionali commissariali (le nuove tasse). La giunta, invece, su proposta dello stesso Commissario, stabilirà l’incremento dell’addizionale comunale Irpef.
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