Infortunio Osimhen: è difficile anche costruire la maschera protettiva

L’infortunio di Osimhen lo porterà a stare lontano dal campo per mesi. L’ipotesi maschera protettiva è difficile

INFORTUNIO OSIMHEN – E’ stato operato nei giorni scorsi l’attaccante nigeriano del Napoli: il numero 9 azzurro dopo lo scontro volante con Skrianiar uscì malconcio da San Siro. Per lui fratture multiple e scomposte che gli sono valse un intervento al viso dal quale recupererà pienamente, stando all’opinione dei medici, non prima di 90 giorni.

Un brutto colpo per lui, la società e i tifosi azzurri che, attualmente, hanno poca fiducia anche riguardo una possibile maschera protettiva da indossare. Spesso i giocatore, post operazione, ne utilizzano una per mettersi comunque a disposizione del mister. Data la natura dell’infortunio di Osimhen però la costruzione di tale dispositivo sarebbe assai complicata.

Cosi scrivono i colleghi della Gazzetta dello Sport: “Il fatto che le fratture oltre all’osso malare, all’arco e pomello zigomatico e al pavimento dell’orbita, coinvolgano anche lo zigomo superiore potrà creare dei problemi. Infatti le abituali maschere “scaricano” di solito sul cosiddetto sopracciglio, ma in questo caso non si potrebbe e allora va studiato a fondo tecnicamente il problema e la soluzione è tutt’altro che scontata”.

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