“Sto ripubblicando fotografie rimosse da Instagram senza preavviso o notifica. Il motivo che hanno dato al mio manager che non gestisce il mio account è che una piccola parte del mio capezzolo è stata esposta – scrive – Mi stupisce ancora il fatto che viviamo in una cultura che consente di mostrare ogni centimetro del corpo di una donna tranne un capezzolo. Come se quella fosse l’unica parte dell’anatomia di una donna che potrebbe essere sessualizzata. Il capezzolo che nutre il bambino. Il capezzolo di un uomo non può essere vissuto come erotico. E che dire del culo di una donna che non viene mai censurato da nessuna parte”.
“Ringrazio di essere riuscita a mantenere la mia sanità mentale attraverso quattro decenni di censura, sessismo, discriminazione sull’età e misoginia. Perfettamente in sintonia con le bugie con cui siamo stati educati a credere che i pellegrini spezzassero pacificamente il pane con gli indiani nativi americani quando sbarcavano a Plymouth Rock. Dio benedica l’America”.
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