Napoli plusvalenze, ADL: “Non ho paura, sono un guerriero”
Al centro della bufera delle sospette plusvalenze, il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis si dichiara innocente
Nell’ultimo periodo, molti trasferimenti di recenti finestre di calciomercato sono finiti nelle mani degli inquirenti, che sospettano riguardo diverse plusvalenze. Molte di esse, riguardano trasferimenti in entrata e in uscita della Juventus. Ma a finire sotto la lente di ingrandimento è stata in particolar modo la cessione di Victor Osimhen dal Lille al Napoli nell’estate 2020.
Un dossier aperto dalla Covisoc (Commissione di vigilanza sulle società di calcio), che fa pensare ad un nuovo terremoto per quanto riguarda il calcio italiano. Nel mirino delle indagini sono circa 62 operazioni di mercato avvenute tutte tra il 2019 ed il 2021. Le trattative e le annesse plusvalenze sospette sembrano appartenere quasi per intero alla Juventus: lo scambio Arthur-Pjanic con il Barcellona, Danilo-Cancelo con il Manchester City ed altri acquisti o cessioni come Rovella e Portanova. Questi scambi avrebbero mosso “poco denaro” (circa 3 milioni) ma portato nelle casse dei torinesi un profitto di circa 40 milioni di euro.
Uno dei casi che ha fatto più scalpore è invece quello di Victor Osimhen, nel quale è ovviamente implicato il Napoli di De Laurentiis. L’attaccante è stato acquistato dagli azzurri per 71 milioni di euro, girando al Lille quattro giocatori: Palmieri, Karnezis, Liguori e Manzi. 20 milioni di plusvalenze dalla cessione di queste contropartite tecniche, ma in tre sono ritornati in Italia tra Serie B e C, mentre uno è in Francia senza essere mai sceso in campo.
E’ stato addirittura il giornale statunitense New York Times a scriverne, dicendo che le modalità del passaggio del nigeriano al Napoli hanno permesso alla società azzurra di abbassare i costi dell’operazione. “Lo scambio in esame ha permesso al club di ridurre alcuni dei costi – almeno sulla carta – associati all’acquisto di Osimhen, uno degli arrivi più costosi nella storia del club. Cedendo i quattro giocatori minori al Lille e inserendoli nell’affare Osimhen, il Napoli è stato in grado di mostrare i 20,1 milioni di euro come un guadagno di milioni sui suoi libri contabili, una pratica nota come plusvalenza, o plusvalenza, che nelle ultime stagioni è diventata comune nelle trattative di trasferimento”.
Al centro della bufera così come alcune operazioni di mercato associate alla Juventus Football Club, il patron azzurro De Laurentiis ha così commentato la situazione: “Non sono minimamente preoccupato dall’indagine. Non ho paura perché sono un guerriero”.
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