Giornata mondiale della bicicletta, più investimenti
L’associazione ANCMA: Investimenti in infrastrutturazione ciclabile per cogliere opportunità di sviluppo senza precedenti, industria al lavoro per affrontare l’aumento della domanda
Il 12 aprile 2018 sarà felicemente ricordato da tutti i ciclisti del mondo perché durante la 72ima sessione ordinaria dell’Assemblea Generale, le Nazioni Unite hanno adottato la risoluzione A / Res / 72/272, che dichiara 3 giugno come Giornata Mondiale della Bicicletta.
L’istituzione della Giornata Mondiale della Bicicletta è il frutto di una campagna condotta dalla European Cyclists’ Federation e dalla World Bicycle Alliance a cui non si può che dare il merito per tale successo.
<<Il successo della bici (oltre 2 milioni di pezzi venduti nel 2020, pari a un + 17% sull’anno precedente) porta con sé opportunità di sviluppo senza precedenti sia sul piano economico e che per la qualità di vita, ma per coglierle è necessario uno sforzo corale in modo da passare dalla logica di incentivi all’acquisto a una prospettiva concreta di incentivi all’utilizzo fatta di attenzioni sul piano culturale, investimenti per l’infrastrutturazione ciclabile e lo sviluppo dell’attrattività cicloturistica del nostro Paese e, soprattutto, per garantire la sicurezza di chi sceglie nel quotidiano la mobilità dolce>>. È quanto si legge in una nota diffusa stamane da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) in occasione della Giornata Mondiale della bicicletta istituita dalle Nazioni Unite.
<<Quello della bici in Italia – sottolinea ANCMA – è un tessuto produttivo fatto di eccellenze nazionali e brand prestigiosi: circa 250 imprese, in prevalenza PMI, che offrono in Italia occupazione a più di 15.000 addetti fra diretti e indiretti>>.
<<L’aumento della domanda, insieme alle conseguenze globali della pandemia di Covid-19 – prosegue la nota – sta mettendo le nostre aziende di fronte a sfide complesse che meritano l’attenzione delle istituzioni>>.
<<Il comparto ha dovuto infatti affrontare l’allungamento dei tempi di consegna da parte dei fornitori asiatici di componenti, l’aumento dei costi di trasporto via mare e delle materie prime, le difficoltà nella logistica portuale: è importante che il mercato e i consumatori conoscono le ragioni di alcuni rallentamenti nelle consegne dei prodotti finiti, ma è altresì evidente che quanto sta succedendo – si chiude il comunicato – apre oggi a un’evoluzione anche del nostro sistema produttivo che, se sostenuto e accompagnato in maniera sussidiaria, può creare ancora più occupazione e valore per il Sistema Paese>>.
Chi ha inventato la bicicletta?
L’invenzione viene attribuita al Conte francese Mede De Sivrac. Il suo celerifero costruito nel XVIII secolo (un’asse di legno che collega due ruote poste alle sue estremità) è stato il primo prototipo di veicolo a due ruote. In seguito, ci furono numerosi progressi tecnologici che portarono nei primi del Novecento anche alla nascita di due grandi giri di ciclismo su strada, il Tour de France e il Giro d’Italia.
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