Lavezzi, lunga intervista a Sky Sport 24: “Napoli? La amo, rapporto con i tifosi straordinario. Non avrei mai tradito: mai alla Juve”

Lavezzi, l’indimenticato Pocho autore di eroiche imprese azzurre, non dimentica Napoli e la sua esperienza all’ombra del Vesuvio.

Infatti, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport 24, ripercorre le emozioni che la carriera napoletana gli ha regalato:

“Voglio molto bene alla città di Napoli, è un rapporto d’amore che dura ancora dopo tanti anni ed è speciale. A Napoli è stato tutto speciale, una grande esperienza. 

E’ stata la mia prima squadra in Europa dopo i miei esordi in Argentina. 

Per me Napoli rappresenta una grande tappa della mia carriera, sono stato sempre sincero con i tifosi e per questo mi amano ancora. 

A Napoli non potevo andare in giro, era difficile, al massimo potevo concedermelo di sera. 

L’amore tra me e la città è stato sempre genuino: questo è il segreto del perché i tifosi mi hanno apprezzato.

Il giorno del mio primo gol con la maglia del Napoli disputai, al di là del gol, una bellissima partita e mi divertii moltissimo in campo. Quel giorno non lo dimenticherò mai“.

In molti lo paragonarono al Diez, ma il Pocho risponde:

“Questo paragone si può fare solo sulla base della nostra nazionalità, argentina per entrambi. Diego è il calcio, io ho sempre cercato di dare tutto per il Napoli e di fare del mio meglio. Ho provato grande dispiacere per la morte di Diego, ancora non ci credo“.

Sul suo addio al Napoli chiarisce:

“Mi misi d’accordo con il presidente De Laurentiis. Avevo bisogno di cambiare ambiente anche per questioni familiari e per il rapporto con mio figlio. Non sarei mai andato alla Juventus. Preferii la Cina all’Inter, con cui pure ci furono contatti“.

E su Gattuso dice:

“Ha creato una bella identità di gioco, sta facendo molto bene. Oggi la squadra è in ottima forma e spero possa centrare la Champions“.

Il Pocho non dimentica l’attuale Capitano del Napoli, Lorenzo Insigne:

“Ora è un uomo, è cresciuto tantissimo rispetto a quando ero a Napoli. Ora è un leader, un calciatore fortissimo anche in Nazionale“.

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