Acerra, il piccolo Giovanni attende un cuore nuovo, ha già sconfitto il covid
Acerra, il piccolo guerriero Giovanni attende un cuore nuovo, dopo aver sconfitto il coronavirus. Al Monaldi non c’è una subintensiva per lui
Acerra – Questa è la storia di un bambino coraggioso, alla sua terza, difficile prova nei suoi 11 anni di vita.
Già, perché Giovanni ha solo 11 anni, ha già subito un trapianto di cuore, ha sconfitto il coronavirus ed ora è in attesa di un cuore nuovo, tutto per lui.
Il primo intervento l’aveva avuto a soli 3 anni, presso il nosocomio napoletano Monaldi.
Ora, dopo aver sconfitto il covid-19, è tenuto in vita dai farmaci, mentre attende di poter subire il secondo trapianto di cuore.
L’intervento rappresenta, per il bambino di Acerra, l’unica possibilità di salvezza.
Giovanni soffre di cardiomiopatia ipertrofica: il 3 febbraio ha dovuto ricoverarsi d’urgenza.
Il papà di Giovanni, Giuseppe Castaldo, spiega:
“Giovanni aveva bisogno di una subintensiva, una stanza sterile, che non è a disposizione. Sono passati 3 mesi da quando l’ho portato al Monaldi ma mi hanno detto che non c’era la stanza apposita a disposizione per lui. Ora sta malissimo. Ogni giorno mi dicono ‘Domani risolviamo’ ma la soluzione non si trova mai”.
La madre Assunta Tondi a Il Mattino racconta:
“Solo così può salvarsi. A settembre non l’ho mandato a scuola per proteggerlo dal Covid, ma due mesi dopo il piccolo ha contratto il virus”.
Il Comitato trapianti di Cuore dell’Ospedale Monaldi ha sposato la causa del piccolo bambino di Acerra: i suoi iscritti sono saliti sul tetto della struttura per evidenziare le numerose carenze strutturali nell’assistenza ai trapiantati.
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