Insegnante Biella, autopsia esclude legame tra morte e vaccino Astrazeneca
Insegnante Biella, l’autopsia conclude: “Infarto improvviso”. Escluso qualsiasi legame tra il decesso ed il vaccino Astrazeneca
Insegnante Biella – E’ stato un infarto a stroncare la vita di Sandro Tognatti, l’insegnante biellese di 57 anni deceduto dopo aver ricevuto la prima somministrazione del vaccino Astrazeneca.
Esclusa la presenza di trombi a causare il decesso dell’uomo, come invece si sospettava a seguito dei precedenti decessi avvenuti in Sicilia.
L’insegnante era deceduto solo 14 ore dopo la somministrazione della prima fiala del vaccino Astrazeneca, mentre riposava sul letto nella propria mansarda.
Insegnante Biella, l’autopsia esclude relazione tra decesso e farmaco
L’autopsia, svolta questa mattina dal medico legale Roberto Testi e alla presenza di un legale della famiglia della vittima, non ha evidenziato alcuna causa macroscopica che ricolleghi la morte dell’uomo con il farmaco somministratogli 14 ore prima.
La notizia, diramata mezz’ora fa, ha fatto rapidamente il giro dei maggiori organi di informazione nazionali.
L’attenzione mediatica sul vaccino Astrazeneca, infatti, è altissima, in seguito a vari episodi di decessi sospetti di persone cui era stato somministrato il vaccino.
Proprio nella giornata di ieri, l’AIFA aveva ritirato in via precauzionale il vaccino del colosso farmaceutico in tutta Italia, in modo da verificare eventuali correlazioni tra le morti sospette e il medicinale.
Poco fa, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha tranquillizzato tutti coloro ai quali è stata inoculata la prima dose del suddetto vaccino (leggi l’articolo qui).
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