Giorgio Palù Aifa: “No a riaperture, servono altri 2 mesi di sacrifici”
Giorgio Palù (Aifa), «No alle riaperture e ai cambio colore regioni: servono altri due mesi di sacrifici»
Per Giorgio Palù (Aifa) bisognerà attendere almeno altri 2 o 3 mesi prima di procedere alle riaperture. Infatti, con l’arrivo della primavera la diffusione del virus potrebbe cominciare a rallentare e si potrebbero iniziare a prendere in considerazione delle riaperture.
Palù è virologo e presidente dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Manda il suo appello affinché si continuino a rispettare le misure di protezione individuale e il divieto di assembramento. «L’unico strumento resta l’immunizzazione ed è per questo che adesso dobbiamo accelerare con le vaccini» – dichiara Palù.
Parla anche dei cambi di colore delle regioni. Secondo lui, anche questi ultimi provvedimenti andrebbero rallentati e rimandati agli inizi della primavera. Infatti dichiara: «Le infezioni respiratorie raggiungono il picco in inverno e in primavera-estate si mitigano».
Riguardo agli impianti sciistici, li ritiene un pericolo. Appoggia – difatti – la decisione del Ministro della Salute Roberto Speranza, che domenica sera ha detto di no alla riapertura degli impianti sciistici. Per il virologo, anche quei luoghi costituirebbero un pericolo.
E per le scuole? «Sappiamo da 4-5 studi che l’infezione, a prescindere dalle mutazioni, ha una certa prevalenza tra 12-19 anni e poi tra 19 e 50 anni. Quindi andrei cauto con la ripresa di scuole superiori ed università. Sarebbe ideale poter spostare il calendario scolastico in avanti, quando il quadro sarà migliore».
Il presidente dell’AIFA in conclusione ha spiegato che al momento l’Italia è in una fase discendente della curva epidemiologica. Bisognerà dunque attendere che l’RT cali in modo sostanziale prima di poter pensare a delle riaperture.
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