Se Napoli puzza è solo colpa delle sfogliatelle!
Valentina, toscana di nascita, ma che per motivi di lavoro è costretta a trasferirsi a Torre Annunziata in provincia di Napoli, affida in una sua lettera tutta l’ammirazione che ha nei confronti della città partenopea e dei suoi cittadini
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Noi napoletani ci troviamo quotidianamente a fare i conti con i pregiudizi e gli stereotipi. E le vicende dei giorni passati sono solo una goccia dell’oceano , che ci troviamo a navigare, giorno dopo giorno. Perché si sa , è più facile dire le cose che non vanno, fare ironia spicciola sui disagi e screditare il giardino altrui, piuttosto che rimirare e coltivare il proprio. Ma a questo, siamo stati abituati già da troppo tempo. Ci indigniamo , c’è chi rivanga le proprie origini , c’è chi resta impassibile e c’è chi esordisce dicendo : “ non hanno tutti i torti”. Perché è vero che Napoli non è solo pizza e mandolino, ma rappresenta una realtà,che a molti risulterà fuori da ogni logica. Chi lascia Napoli , avverte sempre un senso di nostalgia. Ed è il caso di Valentina, toscana di nascita , ma napoletana d’adozione. La quale dopo due anni di lavoro in una prestigiosa casa farmaceutica, lascia la città partenopea per ritornare a casa e racconta al proprio diario di Facebook , le sue impressioni , riguardo Napoli.
Tutti si aspetterebbero la solita storia :” Napoli, città ricca di cultura e storia , peccato che i napoletani non lo siano altrettanto”, e invece Valentina ci ha stupiti e ha voluto regalare alla città e ai suoi abitanti una lettera confidenziale dai toni malinconici. Per lei, le vie di Napoli profumano di sfogliatelle e di pizza appena sfornate . “Napoli è un teatro a cielo aperto ed ogni giorno è una commedia”. La città è sempre in festa e i napoletani sono caotici ed invadenti . Invadenti nel senso che “se non ti vedono per mezza giornata ti chiamano allarmati per sapere come stai”. Con i loro discorsi , le loro parole, i loro “appiccichi”, fanno sentire di meno la fatica della giornata e la solitudine e appena possono cercano di strapparti un sorriso e non la borsa. (Come si è soliti pensare). Offrono sempre loro e non fanno “alla romana”. A Napoli vige l’arte del “sapersi arrangiare”, sappiamo fare tutto e niente, ci improvvisiamo musicisti, attori e persino dottori.
Napoli ha il rumore dei motorini che sfrecciano in centro e il profumo del mare . E’ le grida nei mercati rionali e il silenzio nelle sue profondità. Napoli è Pino Daniele, Totò e Sophia Loren. E’ la città dei santi e dei cantori. Sarà anche affollata, rassegnata, appariscente, invidiata, superstiziosa e spregiudicata, ma sarà sempre la mia e la vostra città. A volte giriamo il mondo, ed il bello è a due passi da noi.
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