Murales per i baby rapinatori. Il procuratore: “Non so in che mondo viviamo”
Murales per i baby rapinatori. La provocazione del procuratore generale di Napoli: “facciamo anche la festa della criminalità”.
MURALES PER I BABY RAPINATORI – La provocazione di Luigi Riello, procuratore generale di Napoli, riapre le polemiche dei giorni scorsi in merito ai murales realizzati in memoria dei minorenni uccisi dalle forze dell’ordine mentre tentavano rapine.
Il procuratore generale Riello ne ha parlato nel corso della sua relazione presentata in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Quest’ultimo ha dichiarato:
“Ho letto sul giornale, dopo il mio intervento che uno di questi altarini era stato fatto con il permesso del Comune. Un assessore ha detto che li rimuoveranno ma, riportando non so il pensiero di chi, ha detto anche ‘troveremo il modo di ricordare questo giovane”.
Il riferimento è al murales dedicato a Ugo Russo, 15enne ucciso da un carabiniere libero dal servizio il primo marzo 2020 mentre tentava una rapina. Per quest’ultimo gli assessori comunali Carmine Piscopo, Alessandra Clemente e Luigi Felaco hanno parlato della possibilità di una “evoluzione” in un “nuovo murale” che rimarchi “i valori della legalità e della giustizia”.
Riello ha poi continuato la sua dichiarazione dicendo: “Non so in che mondo viviamo, se in Germania, in Francia o in qualsiasi altro Paese possa succedere questo. Domani potremmo aspettarci che, oltre alla Festa della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, si possa fare la festa della criminalità. Diamo qualche medaglia ricordando che è morto nell’adempimento del proprio dovere di camorrista e rapinatore“.
Fonte: Napoli today
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