19 Gennaio 2021

Crisi di Governo, Conte: “Scelta via dell’aggressione mediatica. Mai chiusura al confronto”

Conte Ho sbagliato

Crisi di Governo, Conte: “Avete scelto la via dell’aggressione mediatica. Dal Governo mai chiusura al confronto”

Crisi di governo, la parola torna a Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei ministri.

Molti i temi toccati dal Presidente nel suo lungo intervento in Senato, in risposta alle obiezioni dei suoi oppositori, tra cui Matteo Renzi:

  • Calo demografico, l’Italia sta vivendo un drammatico calo demografico, sul quale interviene un intervento del Governo strutturato, con un piano di investimenti importante. Questa operazione di certo non sarebbe aiutata dalla crisi di Governo. In esame un assegno volto a sostenere le famiglie, in particolare le famiglie più numerose. Allo studio della maggioranza anche un piano di congedi parentali, importanti per le madri come per i padri.
  • Scuola: bisogna lavorare affinché la scuola resti centrale per il Paese intero. Il Governo ha mobilitato 10 miliardi in più sulla scuola, archiviando la lunga stagione dei tagli che il governo aveva ereditato. Un intero capitolo del Recovery Plan è dedicato al sistema scolastico nazionale. “La scuola è di tutti, vogliamo impegnarci per garantire, per quanto possibile, la didattica in presenza, senza prescindere però dalla curva epidemiologica”.
  • Piano assunzioni insegnanti: 25mila insegnanti in più sul sostegno e banditi concorsi per 80mila docenti. Introdotte alcune innovazioni, come la chiamata veloce, per assumere velocemente i docenti in graduatoria.
  • Calo del PIL: “Non è affatto vero che l’Italia sia il Paese con la caduta più forte del PIL. I dati sono dati, sono oggettivi“. il calo del Pil è stato lo stesso che in Francia, inferiore a Spagna e Regno Unito. Il rimbalzo è stato tra i più alti d’Europa, grazie alle misure di sostegno erogate per i cittadini: nel corso del 2020 sono stati erogati numerosi aiuti, “forse non sufficienti, ma consistenti, uno dei più massicci in Europa, pari solo a quelli erogati dalla Germania“.
  • Cassa integrazione: Queste le parole di Conte: “Si sono registrate importanti accelerazioni nell’erogazione delle stesse rispetto al passato, ma certamente non sono state veloci. Abbiamo ereditato un sistema complesso, difficile da snellire in poco tempo”.
  • Giustizia: La giustizia necessita di importanti riforme, in questi mesi è stato programmato l’aumento del numero dei giudici. Nel Recovery Plan c’è una sezione dedicata a questo importante capitolo: tra l’altro, 8000 le assunzioni previste a tempo determinato e 1000 magistrati aggregati con contratti rinnovabili.
  • Mafia: “La difesa della legalità costituisce una dimensione ontologica di questo governo“. L’intento preciso del Governo è quello di continuare ad impegnarsi attivamente e fattivamente nella lotta contro le mafie.
  • Coronavirus: è stata una sfida difficile, dice Conte, alle prese con la crisi di Governo. “Non avevamo nemmeno le mascherine, non sapevamo contro chi combattevamo. E’ stato fatto tantissimo contro un male che ci ha preso tutti alla sprovvista. In Italia i dati di mortalità, nonostante l’elevato numero di anziani tra la popolazione italiana, è in linea con quello del resto d’Europa. Non ci piace contare i morti. Non ci piacciono le polemiche su questo, sono poco onorevoli“.
  • Renzi e Italia Viva: “Il senatore Renzi ha ricostruito le ragioni per cui siamo qui oggi a discutere di questa crisi di governo. Il Recovery Plan non è stato elaborato in qualche oscura cantina di Palazzo Chigi ma in incontri bilaterali con tutti i ministri, anche le ministre di Italia Viva. Questa bozza era il frutto di un primo confronto con tutti i ministri. Quando il 7 dicembre è iniziato il confronto, ho sottolineato che ne avremmo discusso liberamente, con un momento di confronto collettivo. Avremmo potuto ritrovarci intorno ad un tavolo: avevamo dato fin da subito la disponibilità ad un confronto. Nessuno di noi ha la pretesa della verità, delle soluzioni migliori e più proficue nell’interesse del Paese. Potevamo discutere di tutto: quando mai è stato negato il confronto? Quando si sceglie la via del dialogo e del confronto, io sono stato sempre a difendervi, anche contro opinioni diverse di altre forze politiche. Non avete mai trovato porte chiuse, ma poi avete scelto la strada dell’aggressione mediatica, avete scelto di parlare fuori e non qui dentro. La rispettiamo, ma possiamo dire che non è stata la scelta migliore? Non è stata la scelta più giusta per investire sul futuro?”.
  • Crisi di governo: “Siamo in democrazia. E’ normale che se non ci sono i numeri, il governo va a casa. Noi stiamo lavorando ad un rafforzamento della maggioranza. Mi è stata rimproverata l’iperbole da me detta in un’intervista sul rimpasto di governo, in cui dicevo che i ministri che abbiamo sono i migliori del mondo. Era mio ruolo difendere l’operato di tutto il Governo, di tutti i ministri, in questa emergenza che ha richiesto un impegno notevole. Nessuno si è mai risparmiato a livello di energie fisiche ed intellettive. Si parla tanto di poltrone. Non è importante dire ‘Non sono interessato alla poltrona, ma essere interessato a star seduto con disciplina e onore‘”.

 

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