Crisi di governo, parla Renzi: “Ora o mai più, è il momento di risolvere i problemi”
Crisi di governo, parla Matteo Renzi: “Ora o mai più, è questo il momento di cambiare, di risolvere i problemi, di investire sul futuro”
Crisi di governo, l’intervento di Matteo Renzi:
“Quando una storia volge al termine, vale la pena dirsi le cose senza che niente rimanga in sospeso.
Il Suo governo non è stato il governo migliore del mondo: per la pandemia in corso, c’è bisogno di un governo più forte.
Non può bastare la narrazione politica de “Gli altri Paesi ci copiano, siamo un modello da seguire”.
Ci sono tre crisi, oltre la crisi di governo
La prima è quella economica. L’Italia è il paese con più caduta del pil (-10%) nel 2020. Le Previsioni di crescita del 6% sono smentite dalla Banca d’Italia, che prevede una crescita dimezzata.
Poi c’è la crisi sanitaria: l’Italia è il paese con il peggior rapporto tra popolazione e decessi per covid. Non andrà tutto bene: occorre investire più nella sanità.
Poi c’è la terza crisi: abbiamo la crisi scolastica. Bisognava ripartire prima. Per voi non è stato il momento. I giovani italiani sono quelli che sono stati tenuti più lontani dalla scuola per il covid.
Noi non le abbiamo chiesto di essere accontentati su qualcosa, ma Lei ha avuto paura di dare le dimissioni al Quirinale, tenendo a cuore non le sorti del Paese.
Lei dice di non capire le cause di questa crisi di governo, ma sono mesi che Le chiediamo una svolta.
A Maggio siamo stati responsabili, come Lei chiedeva.
A Luglio non siamo stati accontentati sul Recovery Plan, ci avete accusato di voler bloccare il Recovery Plan.
A Novembre ci siamo incontrati due volte a Palazzo Chigi, a Dicembre Le abbiamo scritto una lettera a cui non ha mai risposto.
Non faccia torto alla Sua intelligenza e nemmeno alla nostra: siamo stati fin troppo pazienti, non ci avete ascoltati.
Per noi questo è il momento di guardarsi dentro e decidere.
Questo è un momento da ora o mai più. In pandemia si può e si deve parlare di politica, perché la politica è bene comune.
Ora o mai più, perché in America c’è un nuovo Presidente.
Da domani si apre una pagina nuova, anche per l’Italia e l’Europa.
Ora o mai più perché dobbiamo riprendere il nostro ruolo in Europa: la Brexit ora gioca la sua sfida.
C’è bisogno di fare delle nostre università il centro della cultura per il progetto Erasmus.
Ora o mai più perché dobbiamo tornare a scuola, fare i vaccini perché è da lì che riparte il Paese.
Ora o mai più per l’economia, perché ora dobbiamo uscire dalla crisi di governo, economica e sanitaria. Ora dobbiamo gettare le basi per questa ripresa!
Ora o mai più per il MES, per gli investimenti sulla sanità, sulla medicina territoriale.
Va discusso ora delle nuove possibilità, della risoluzione dei problemi che stiamo vivendo.
Di questi temi vorremmo parlare con Lei.
Del turismo, per il cui rilancio occorre prepararsi adeguatamente, e al momento non ci sono investimenti previsti per questo.
Le è mancata la gavetta, signor Presidente. Le poltrone passano, gli incarichi cambiano, si modificano. Ciò che conta è il futuro del Paese, è la vita dei cittadini.
Io non sono interessato a incarichi internazionali, che Lei pure mi ha chiesto.
Ma a me non interessa: non è il momento di interessarsi alle poltrone.
Le ministre hanno abbandonato le poltrone e voi dovreste averne rispetto, perché hanno sacrificato l’incarico per un’idea.
Siamo alla terza maggioranza che Lei richiede. Lei rappresenta l’Italia. Noi dobbiamo pensare all’Italia.
La politica è da un’altra parte, e noi vi aspetteremo là.
Se avrete la maggioranza anche qui, se arriverete a 161, pensate a cambiare rotta.
Quando si fa politica, si può rinunciare a una poltrona ma non si può rinunciare a un’idea”.
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