Lucia Azzolina scuola: in classe fino a luglio e lezioni di sabato
Lucia Azzolina scuola: in classe fino a luglio, lezioni anche di sabato. Questo sarebbe il piano della Ministra
Lucia Azzolina scuola – La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sta pensando ad un piano per recuperare il più possibile le ore in classe durante l’anno del Covid.
Per recuperare, potrebbe essere stravolto il calendario scolastico posticipando l’ultimo giorno in classe. Gli studenti italiani potrebbero, infatti, fare lezioni fino a luglio.
La Ministra ha già proposto il piano alle Regioni che sono, dunque, chiamate a decidere sul tema scuola. L’ipotesi della scuola aperta anche a giungo non sembra essere così lontana. L’obiettivo, secondo la Ministra Azzolina, è quello di far recuperare ore di lezione a quelle classi che hanno svolto lezioni online per più tempo.
Il prolungamento dell’anno scolastico non prevede, tuttavia, il mese di Agosto. Azzolina, infatti, dice che le lezioni potrebbero estendersi al massimo fino al 30 giugno. «Certo – spiega la Ministra a Aria di domenica su La7 – dobbiamo pensare alle strutture che abbiamo: ad agosto non si può fare scuola ma a giugno sì».
Come fa notare il Messaggero, le aule non sono dotate di aria condizionata e non sarebbe opportuno costringere alunni e docenti a lavorare in condizioni improbabili.
In classe di sabato
La Ministra Azzolina ha chiarito che, sicuramente, gli studenti non andranno a scuola di Domenica. “Il sabato in classe, c’è già soprattutto al Sud, per la domenica non penso sia da perseguire, anche le famiglie non lo vogliono”, ha detto ieri la ministra dell’Istruzione a l’Aria di domenica su La7.
Il tavolo di confronto
Sarà necessario istituire un tavolo di confronto per capire anche come le Regioni potrebbero organizzarsi per allungare le lezioni.
«Teniamo presente che – spiega Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e del Lazio – nel mese di giugno i docenti delle scuole medie sono impegnati con gli esami di terza media, nei locali scolastici, e lo stesso vale ovviamente per le superiori che con gli esami di maturità vedono impegnati i docenti e le aule anche fino a metà luglio. Quindi sarà necessario vedere quanti docenti si metteranno a disposizione su base volontaria e di quanti docenti aggiuntivi si avrà bisogno, tra i precari»
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