Morte Maradona, Renica: “Grande uomo, mi aiutò quando persi mia figlia”

Morte Maradona, i dolci ricordi di Alessandro Renica: “Diego grande uomo. Mi è stato vicino quando morì mia figlia. Lacrime prosciugate”

Morte Maradona – La morte di Diego Armando Maradona ha sconvolto il mondo intero.

In queste giornate di tristezza, affiorano i ricordi nella mente di chi l’ha conosciuto ed ha condiviso con el Pibe de oro un pezzo della propria vita.

Particolarmente toccante il ricordo di Alessandro Renica, che ha militato nel Napoli di Maradona: “Diego era un grande uomo. Mi è stato vicinissimo quando ho perso una delle mie gemelline. Mi chiamò e mi diede forza e coraggio. Mi disse che avrebbe pregato per lei, e che sarebbe andato tutto bene.

Dal 25 novembre, solo ieri sono riuscito a trovare la forza di parlare. Io e i miei compagni di squadra abbiamo prosciugato le lacrime. E’ molto dura: a volte mi sveglio con la speranza che si sia trattato di un incubo, poi realizzo che è tutto vero e si riapre una ferita che non so se si ricucirà mai.

Diego è un personaggio molto grande: tutto il mondo lo piange.

Purtroppo, in troppi volevano entrare nella sua vita e nei suoi interessi.

Forse noi compagni avremmo potuto fare di più per lui.

De Magistris ha fatto benissimo ad intitolargli lo stadio. Mi sarebbe piaciuto che fosse successo quando era ancora in vita, come riconoscenza rispetto a tutto ciò che ha fatto per la città di Napoli.

Maradona va ricordato per la sua statura morale, per la sua bontà, il suo altruismo. Per la beneficenza. Un giorno invitarono me e Diego in un reparto di oncologia. Eravamo stati avvertiti che sarebbe stato un momento forte, drammatico, ma sapevamo che avremmo regalato un momento di felicità a quei bambini.

Li accarezzammo, Diego regalò la sua maglia ad un bambino che stava molto male, e quel bambino sorrise di felicità: Maradona aveva realizzato un suo sogno”.