Svezia: la seconda ondata travolge il paese che non ha scelto il lockdown
La Svezia è stato l’unico Paese in Europa che non ha imposto né mascherine, né distanziamento, né lockdown. La strategia ha funzionato?
La Svezia da inizio pandemia è stato l’unico Paese d’Europa a non varare misure restrittive: né obbligo di mascherina o distanziamento e, di conseguenza, niente lockdown. La strategia svedese si è impuntata maggiormente sulla responsabilità personale, ma vedendo i dati, sembra non abbia funzionato.
Il Paese scandinavo conta 166.707 casi e 6.082 morti: sono dati molto superiori agli Stati vicini. La Norvegia conta 26.511 casi e 285 morti, mentre la Danimarca poco meno di 60mila casi e 753 decessi.
La tesi sostenuta dall’epidemiologo-guru del governo svedese Anders Tegnell, è quella dell’immunità di gregge: “Non abbiamo la recrudescenza della malattia che molti Paesi hanno. In autunno vedremo che differenza farà avere una strategia più sostenibile, che si può mantenere a lungo, invece della strategia di chiudere, aprire e chiudere più e più volte”, erano queste le sue parole lo scorso settembre.
Tuttavia, l’arrivo dell’autunno ha smontato questa tesi: la Svezia ad oggi ha i ricoveri per Covid più alti che ne resto d’Europa e a Stoccolma il 20% delle persone che si sono sottoposte al tampone è risultato positivo.
La virologa svedese Lena Einhorn, contraria alle non-misure adottate, ha spiegato al Financial Times che la strategia svedese è stata un fallimento.
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Fonte: Corriere della Sera
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