Coronavirus e calcio, prof. Portella: “Auspicabile stop a competizioni”
Coronavirus e calcio, parla il Giuseppe Portella, prof. di Patologia clinica: “SSCN segue protocollo. Auspicabile stop a competizioni”
Coronavirus e calcio, un binomio che fa discutere sempre più: possono coesistere, in un momento così delicato? Il protocollo riesce davvero a circoscrivere e/o prevenire eventuali focolai?
Da più parti ci si chiede se, in piena seconda ondata pandemica e con un numero di contagi in continua e preoccupante ascesa, sia il caso di proseguire o se non sia piuttosto più saggio fermare tutto, onde evitare il propagarsi del contagio.
In un momento in cui il governo nazionale sta procedendo a misure sempre più restrittive e limitative della libertà individuale, le massime competizioni nazionali ed internazionali continuano.
Sulla questione, si è espresso ai microfoni di Si gonfia la rete, il prof. Giuseppe Portella, docente di Patologia clinica all’Università Federico II e membro dell’equipe che segue i tamponi della SSCN.
“Il Napoli segue correttamente il protocollo, che prevede si eseguano tamponi 2-3 volte a settimana ed uno prima delle gare. Già due mesi fa eravamo a quota 4000 tamponi processati, ora ho perso il conto. Non sappiamo con certezza se Piotr Zielinski si sia infettato a causa della partita con il Genoa ma la tempistica fa pensare in questa direzione.
Il calcio dilettantistico ed altri sport sono stati fermati. Io, da tecnico e senza entrare nel merito di questioni finanziarie ed emotive, propenderei per uno stop alle competizioni tutte“.
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