Coronavirus, prima zona rossa dopo il lockdown
Con le vacanze torna il terrore in molte zone d’Italia. Lucoli (Abruzzo), diventa la prima zona rossa dopo il lockdown
Dalla prima zona rossa in Italia di Codogno è passato del tempo, ma la paura del virus non si arresta. Nei mesi del lockdown tante sono state le zone rosse in Italia, da nord a sud. Oggi la paura ritorna a Lucoli, in Abruzzo. Un comune di soli mille abitanti d’inverno che torna a vivere in estate, ad oggi è la prima zona rossa dopo il lockdown.
Dall’11 agosto nel piccolo borgo abruzzese è ritornata la paura chiamata Covid-19. In quella data era tornato in paese un uomo sui quarant’anni che vive in Trentino, reduce da una vacanza in Sardegna. Scattati subito le procedure per tracciare i contatti avuti dall’uomo, l’unica a risultare positiva era stata la madre. Con la positività della donna si era chiuso questo primo caso, ma l’allarme è scattato dal 22 agosto quando uno dei ristoranti di Lucoli annuncia la chiusura a causa della positività di una sua dipendente.
”A seguito della positività al Covid-19 di una nostra collaboratrice, per proteggere al meglio la nostra salute e quella degli avventori abbiamo deciso di tornare operativi dopo gli esiti dei tamponi e la sanificazione degli ambienti”.
Da qui è partito lo screening di massa sulla popolazione voluto dal sindaco Valter Chiappini. Su centinaia di tamponi fatti, dodici sono risultati positivi. Dalla mezzanotte di oggi Lucoli è la prima zona rossa d’Italia dopo il lockdown per almeno cinque giorni, anche se la regione ne consiglia quindici.
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