ITER – Comincia la costruzione del reattore nucleare più grande del mondo
Si chiama ITER e sarà il reattore nucleare a fusione più grande del mondo (per il à60% di costruzione italiana)
Si chiama ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) e sarà il reattore nucleare a fusione (e non fissione) più grande del mondo.
L’Italia è coinvolta principalmente nella progettazione e costruzione del sistema di sospensione magnetica, tramite il Consorzio RFX, cooperativa di centri di ricerca, aziende ed industrie nello sviluppo di soluzioni tecnologiche nell’ambito della ricerca scientifica per la fusione termonucleare controllata.
Il nostro paese si occuperà dunque del sistema di riscaldamento tramite iniettore di neutri per fusione e del condotto di scarico dell’elio.
Inoltre circa il 60% dei contratti industriali per la costruzione di ITER sono stati aggiudicati da aziende italiane.
Ci troviamo a Cadarache, nel Sud-est della Francia e questo progetto punterà a creare una serie di studi ulteriori per la creazione di centrali nucleari a fusione controllata che abbiano un rapporto manutenzione/profitto o fattore di guadagno della fusione (Q), tali da commercializzare la tecnologia green.
Parliamo di un progetto internazionale che vede impegnati 35 paesi e che in questi giorni ha completato l’installazione del primo componente del reattore nucleare a fusione, la base del criostato.
Un cilindro d’acciaio e rame da 1250 tonnellate di peso, con diametro di 30 metri e altezza di 30 metri.
Il blocco è stato spostato da un gigantesco carroponte che l’ha trasportato per 110 metri e successivamente calato in posizione per l’inizio dell’assemblaggio.
Il reattore Tokamak più grande del mondo, secondo le tabelle delle tempistiche, dovrebbe essere acceso nel 2025, per arrivare alla produzione del primo plasma entro la fine dell’anno.
Dall’inizio della messa in moto, ci vorranno altri 10 anni per riscaldare il plasma confinato da campi magnetici e vedere nel 2035 le prime reazioni di fusione nucleare tra gli isotopi di idrogeno deuterio e trizio.
Costi e profitti
ITER è progettato per essere il primo reattore a fusione in grado di avere un bilancio energetico positivo: a regime produrrà 500 Megawatt di energia a fronte di 50 Megawatt in ingresso, con la capacità di auto sostenere le reazioni di fusione.
Ma stiamo parlando solo di uno studio, quindi un reattore sperimentale, perché questo non produrrà energia elettrica.
L’impianto sarà studiato come base per lo sviluppo della tecnologia necessaria alla realizzazione dei reattori commerciali.
Curiosità
Il criostato è uno dei componenti più importanti, si tratta una gigantesca gabbia in acciaio in cui risiederanno la camera a vuoto dove avverrà la fusione.
All’interno inoltre, il sistema di magneti a superconduttori, necessari per il confinamento del plasma che dovranno lavorare a una temperatura di appena -269,15 gradi centigradi.
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