Pride Month: perché inizia proprio a giugno?
Oggi, lunedì primo giugno, inizia il Pride Month, ma quale fu il motivo per cui venne scelto simbolicamente questo mese per celebrare la comunità LGBT?
Il Pride Month è celebrato ogni giugno in ricordo di tutte le persone coinvolte nei moti di Stonewall (o rivolta di Stonewall). Ad oggi, durante questo mese, è consueto assistere a manifestazioni e sfilate in varie città del mondo.
I moti di Stonewall
I moti di Stonewall furono una serie di violenti scontri tra i gruppi appartenenti alla comunità LGBT e la polizia di New York. Il primo scontro avvenne il 27 del mese di giugno del 1969, poco dopo l’1.20, quando la polizia irruppe nel “Stonewall Inn”, un bar gay in Christopher Street nel Greenwich Village, un quartiere del distretto di Manhattan a New York. Le vicende vengono considerate il momento di nascita del movimento di liberazione omosessuale, bisessuale e transessuale.
Durante gli anni ’60 era consuetudine da parte della polizia far incursione nei gay bar e night club; alla polizia, infatti, bastava un pretesto per giustificare gli arresti con accusa di “indecenza” a cui poteva corrispondere il tenersi per mano, baciarsi o semplicemente trovarsi nel bar al momento dell’incursione. Una pratica comune era “l’entrapment”: la polizia adescava omosessuali in strada per poi accusarli di atteggiamenti osceni; le identità dei presenti al momento delle retate venivano successivamente pubblicate anche sui quotidiani.
Nomi celebri dei moti: Sylvia Rivera, Stormé DeLaverie, Marsha P. Johnson
Sylvia Rivera è stata un’attivista statunitense transgender. E’ ricordata ancora oggi in tutto il mondo per essere stata la prima ad aver lanciato una bottiglia contro i poliziotti che avevano già fatto numerose volte irruzione nel locale di Christopher street, lo “Stonewall Inn”. Nel febbraio 1970 fonda, insieme a Marsha P. Johnson, lo STAR (Street Transvestite Action Revolutionaries), un gruppo dedicato ad assistere ed aiutare le persone Trans di strada senzatetto. Stormé DeLaverie, anche chiamata “lesbica di Stonewall”, fu colpita con un manganello da un poliziotto nella notte dei moti e reagì tirando un pugno all’agente. Venne colpita una seconda volta poiché le sue manette erano troppo strette:“why don’t you guys do something?” è ciò che urlò alla folla prima di essere portata via dalla polizia.
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