“Meridionali inferiori”: per Salvini è libertà di espressione
Per Salvini la frase di Vittorio Feltri sull’inferiorità dei meridionali è libertà di espressione. La solidarietà dell’ex ministro a Mario Giordano in un tweet
Continuano a far discutere le parole che Vittorio Feltri ha pronunciato qualche settimana fa durante la trasmissione “Fuori dal coro” condotta da Mario Giordano: “Non credo ai complessi di inferiorità, credo che in molti casi i meridionali siano inferiori“. Non è chiaro quanto di queste parole sia frutto di una reale convinzione e quanto – com’è nel costume del direttore di Libero – sia mero bisogno di “viralità”. Quello che è certo è che a causa di queste parole, l’Agcom è intervenuta multando Mediaset e lo stesso Giordano rischia la medesima sanzione. Ma Salvini, che proprio al Sud ha fatto incetta di voti alle ultime europee, non è d’accordo.
Per l’ex Ministro degli Affari Interni, infatti, Mario Giordano starebbe rischiando una multa ingiustificata e pericolosa in quanto – per lui – in odore di censura. “Con la scusa dell’intolleranza – ha twittato Salvini –, qualcuno aumenta i bavagli, pensa alla censura (a senso unico) e mette a rischio la libertà. Solidarietà a Mario Giordano“. Parole paradossali se si pensa ai tanti appelli all’unità che, proprio in queste ore così drammatiche per tutta la Nazione, stanno arrivando da più fronti.
Agcom: “Da trasmissione di Giordano condotte discriminatorie in maniera non episodica”. Salvini: “censura a senso unico che mette a rischio la libertà”. Ma sulle sue pagine è vietato scrivere “49 milioni”…
Dopo le tante polemiche, è intervenuta l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) che ha multato Mediaset per la trasmissione di Mario Giordano, a cui è intervenuto Feltri, per comportamenti gravi e reiterati.
“Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – si legge nel comunicato – ha rilevato, a seguito del monitoraggio degli uffici relativo alla trasmissione «Fuori dal Coro», alcuni elementi critici nella puntata andata in onda su Rete4 il 21 aprile 2020” e, dunque, “ha ritenuto che specifici passaggi, nelle modalità di conduzione dell’intervista al Direttore di un quotidiano nazionale, costituiscano una violazione dei principi e degli obblighi del Regolamento di contrasto all’’hatespeech’ di cui alla Delibera 157/19/CONS“.
“In particolare – continua –, nel corso di un’intervista nella quale sono stati espressi giudizi sommari e ingiustificati volti a riproporre stereotipi relativi alla provenienza territoriale dei cittadini italiani, il comportamento del conduttore Mario Giordano non ha assicurato il rispetto dei principi e delle disposizioni cui devono adeguarsi i fornitori di servizi media audiovisivi alla giurisdizione italiana per assicurare il rispetto della dignità umana e il principio di non discriminazione e contrasto alle espressioni di odio […] e violazioni riscontrate sono state valutate dall’Autorità particolarmente gravi, anche in ragione della circostanza che gli episodi di ripetuta discriminazione e valutazione stereotipata nei confronti di gruppi di cittadini“.
Tutto questo, però, per Salvini è una “censura a senso unico” che “mette a rischio la libertà“. Perché, evidentemente, nell’Italia che sogna Salvini chiunque dovrebbe sentirsi libero di dire che “i meridionali sono inferiori”. Ma attenzione! Guai a scrivere la frase “49 milioni” sui suoi canali social. In quel caso nessuna libertà. Ban immediato.
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