22 Aprile 2020

Quando Meloni e Salvini volevano Feltri Presidente della Repubblica

Vittorio Feltri non ha mai nascosto le sue posizioni antimeridionaliste diventate ancora più esplicite negli ultimi giorni. Eppure Meloni e Salvini volevano che diventasse Presidente della Repubblica

Nelle ultime ore, Vittorio Feltri – direttore e prima firma di Libero – si è lasciato andare a dichiarazioni che stanno facendo discutere. Non che le sue parole possano avere la pretesa di essere in grado di spostare realmente gli equilibri dell’opinione pubblica in qualche modo, ma restituiscono l’immagine di un Paese che non riesce a compattarsi nemmeno durante una pandemia globale. Un’immagine resa manifesta da poche parole chiare che non lasciano spazio ad interpretazioni: “i meridionali sono inferiori“. Le posizioni di Feltri nei confronti del Sud non sono mai state un mistero, infatti la novità di queste dichiarazioni sta solo nella loro cruda ed esplicita grettezza. Eppure c’è chi – come Meloni e Salvini – lo voleva Presidente della Repubblica.

Nel gennaio 2015, infatti, dopo l’annuncio di Giorgio Napolitano di non voler proseguire il suo secondo mandato, l’Italia è stata chiamata ad eleggerne il successore al Quirinale. A Montecitorio si riunirono i componenti delle due camere e i delegati regionali in seduta comune. Come di consueto, le varie forze politiche espressero le proprie preferenze: il Movimento 5 Stelle fece, tra gli altri, i nomi di Gino Strada – fondatore di Emergency – e del compianto giurista Stefano Rodotà, mentre il Pd non espresse alcun nome durante la fase iniziale. Avevano le idee chiare, invece, Matteo Salvini (Lega Nord) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia): Vittorio Feltri.

Salvini e Meloni: “Feltri rappresenta l’Italia che produce”

Abbiamo scelto di proporre un uomo come Vittorio Feltri – dichiarava Meloni –, persona libera, abituata a dire quello che pensa, coraggiosa e all’Italia serve una persona così“. “Feltri è d’accordo – aggiungeva Salvini –, abbiamo bisogno di una persona che rappresenti l’Italia che lavora e che produce“. Per fortuna le cose andarono diversamente e, dopo il quarto scrutinio, venne eletto Sergio Mattarella, proposto dal Pd, come nuovo Capo dello Stato.

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