Coronavirus: “Non creato in laboratorio”. Parla l’immunologo italoamericano
Continua il dibattito sulle origini del Coronavirus. Per l’immunologo di fiducia della Casa Bianca Anthony Fauci non è stato creato in laboratorio
Laboratorio sì? Laboratorio no? Le tesi sulle origini del Coronavirus sono davvero tante e contrastanti. Se Luc Montaigner, Premio Nobel per la Medicina che scopri l’AIDS, ha recentemente dichiarato che il ceppo SARS-CoV-2 è stato creato in un laboratorio cinese, per Anthony Fauci non è così. Il virologo italoamericano a capo del National Institute of Allergy and Infectious Diseases ha smentito l’ipotesi di un errore dei ricercatori. Quest’ultimo ha infatti sottolineato che la causa è animale.
Nell’intervento alla Casa Bianca riportato da AGI, Fauci ha spiegato che un team di esperti immunologi e virologi ha osservato le sequenze evolutive del Coronavirus nei pipistrelli. Il gruppo ha scoperto che le mutazioni già avvenute hanno reso possibile il salto di specie da animale a essere umano.
Fauci è una fonte sicuramente autorevole: come aveva notato Repubblica in un articolo di qualche giorno fa, il virologo ha lavorato con sei precedenti amministrazioni Statunitensi nella lotta ad epidemie quali l’Hiv e la Sars, quest’ultima della stessa famiglia del nuovo Coronavirus. E tanti nomi illustri della comunità scientifica internazionale non hanno esitato a mostrare il loro supporto nei confronti del ricercatore, contro l’eventuale rischio di licenziamento da parte di Trump. Tra questi, anche il direttore scientifico dello Spallanzani.
Ma sicuramente anche le parole di un premio Nobel della Medicina non sono da sottovalutare. E quindi? Quale delle tesi sulle origini del Coronavirus sarà quella giusta? Ai posteri l’ardua sentenza.
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