14 Aprile 2020

Coronavirus, la Regione Campania ferma i test sierologici privati

Coronavirus, la Regione Campania ferma i test sierologici privati

Coronavirus

Coronavirus, fermati i test sierologici privati dalla Regione perché possono violare le disposizioni di contenimento emanate dal Governo

Il Coronavirus rende sempre più complicato trovare una soluzione per prevenire il contagio.
Il Governo ha stanziato delle disposizioni di contenimento e di distanziamento sociale che, però, rende difficile poter effettuare test che richiedono un contatto.

Pertanto, ieri sera l‘Unità di Crisi della Regione Campania ha emanato lo stop dei test sierologici privati dopo aver chiesto un parere dal Ministero della Salute. Difatti dall’8 aprile le associazioni Federlab Campania, Aspat Campania, Anisal Campania e Confindustria Campania avevano annunciato l’inizio dei primi test. 

Questi test sierologici individuano tutte quelle persone che sono entrate in contatto con il virus. Ovvero rilevano gli anticorpi IgM e IgG prodotti dal nostro sistema immunitario in risposta al virus. Mentre i tamponi determinano la presenza del Coronavirus all’interno delle mucose respiratorie, fornendo un’istantanea sull’infezione.

Pertanto, ci sono due tipi di test sierologici:
rapidi: con una goccia di sangue si individua la presenza di anticorpi e quindi il soggetto è contagiato;
quantitativi:  con un prelievo si determina la quantità di anticorpi prodotti.
I primi anticorpi che si generano dall’infezione sono IgM. Con il tempo se i valori degli IgM calano, subentrano gli IgG  ciò vuol dire che l’infezione si è verificata già da diverso tempo e la persona tendenzialmente è immune al virus.

Tuttavia, come afferma Repubblica.it, nonostante la loro utilità per l’Unità di Crisi questi test rappresentano una forma di minaccia alle disposizioni di contenimento e di distanziamento sociale.

 

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