Palazzo Mediceo: un pezzo di storia nel cuore di Ottaviano
Costruito circa 1000 anni fa, il Palazzo Mediceo è il fiore all’occhiello della cittadina di Ottaviano, nel cuore del Vesuviano
Circa mille anni di storia e tante personalità illustri che ne hanno calcato le superfici. Il Palazzo Mediceo (o Castello Mediceo) è un edificio storico di grande rilevanza culturale. Nel corso dei secoli ha visto avvicendarsi tra le proprie mura un Papa santo, signori feudatari, prìncipi, poeti, fino ai tristi anni in cui è stato tra le mani della criminalità. Dopo quella breve parentesi, per fortuna, il bene è stato restituito ai legittimi “proprietari”: i cittadini.
Costruito nell’XI secolo, dunque in piena età longobarda (tra il 1039 e il 1080), il Palazzo Mediceo all’inizio era un castrum, ovvero una piccola fortezza destinata al controllo dell’ampia area circostante. La pianura nolana, infatti, era una campagna molto fertile e rappresentava una strada fondamentale per il commercio del grano. È menzionato, però, per la prima volta in documenti ufficiali relativi alla fuga di papa Gregorio VII (divenuto poi santo, canonizzato nel XVII secolo), il quale vi abitò mentre scappava da Enrico IV, Imperatore del Sacro Romano Impero.
Il documento racconta di una calorosa accoglienza riservata al Papa dalla popolazione locale. Questo rappresenta una passaggio chiave nella ricostruzione storica di tutto il territorio, in quanto si tratta di una testimonianza dell’esistenza già allora di un insediamento urbano nell’area. Nei secoli successivi, il sito è appartenuto a importanti famiglie, come i Del Tocco, i D’Aquino (famiglia del filosofo, santo e dottore della Chiesa Tommaso d’Aquino), gli Orsini. Passò, poi, a Fabrizio Maramaldo (dal 1532 al 1551), Cesare I Gonzaga e al figlio Ferrante, prìncipi di Molfetta (dal 1551 al 1567).
Il castrum diventa Palazzo Mediceo
L’era “medicea” iniziò nel maggio del 1567, quando Bernardetto de’ Medici (nipote di Cosimo Il Vecchio de’ Medici, primo Signore de facto di Firenze) acquistò il Castello con il feudo circostante, pagandolo 50 mila ducati. E fu proprio in questo periodo che il palazzo acquisì l’attuale aspetto rinascimentale. Fu, infatti, Giuseppe I de’ Medici – uno dei personaggi più significativi della Napoli vicereale sul finire del XVII secolo e del potere spagnolo – ad avviare la trasformazione della cupa fortezza in un “palazzo di campagna”.
In seguito, Giuseppe II diede al “palazzo” la forma che ancora oggi possiamo ammirare. Giuseppe III, infine, fece ornare tutto l’edificio di soffitti e di pavimenti in maiolica. Ne completò, inoltre, anche la scuderia e arricchì il giardino di una vastità di piante esotiche.
Storia recente del palazzo: dalla famiglia Medici alla criminalità organizzata
Il Palazzo Mediceo rimase di proprietà della famiglia Medici fino al 1894, anno della morte di Giuseppe, ultimo discendente maschio de’ Medici. Fu ereditato da sua figlia, Maria de’ Medici, la quale sposò il duca di Miranda, diventando principessa di Miranda. Da allora il castello restò sempre in possesso di eredi femminili fino ad entrare in possesso della famiglia principesca dei Lancellotti di Lauro.
Nel 1980, Donna Maria Capece Minutolo, vedova Lancellotti, vendette il palazzo per soli 270 milioni di lire. La società acquirente, però, faceva capo al boss della camorra Raffaele Cutolo. Dopo essere stato per qualche anno la sede di incontri di matrice criminale, nel 1991 il palazzo fu confiscato sulla base della legge Rognoni-La Torre. Dopo quattro anni, l’8 settembre 1995, il Comune di Ottaviano e i suoi cittadini si riappropriano del castello, divenuto oggi il fiore all’occhiello della città vesuviana.
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