Muore a 67 anni, si procede all’espianto degli organi
Muore a 67 anni in Penisola Sorrentina: la famiglia acconsente all’espianto degli organi con cui saranno salvate più vite
PIANO DI SORRENTO– Un uomo di 67 anni, di origini napoletane, muore in ospedale lo scorso lunedì 2 Marzo in seguito ad un’emorragia celebrale.
La famiglia ha espresso il proprio consenso per l’espianto degli organi e per la donazione sono stati prelevati reni, fegato e cornee.
La complessa procedura per il prelievo è stata gestita dalla direzione aziendale Asl Napoli 3 Sud e dal direttore del presidio di Sorrento, Giuseppe Lombardi.
Le operazioni di prelievo sono state coordinate dal Centro Regionale Trapianti ed eseguite dalle equipe del Cardarelli per il fegato, del II Policlinico per i reni e del Vecchio Pellegrini per le cornee.
Il tutto è avvenuto con il supporto della squadra di anestesisti dell’ospedale di Sorrento diretta dalla dottoressa Tilde De Falco e composta dal dottor Stefano Limpido e dal coordinatore locale trapianti dottor Antonio Somma.
E’ il primo caso di espianto di organi avuto in Penisola Sorrentina e il direttore dell’Asl Napoli 3 Sud, Gaetano D’Onofrio, si esprime con orgoglio sulla questione.
“Siamo di fronte ad un risultato davvero straordinario – spiega D’Onofrio – considerando anche i conti da fare con il coronavirus. La nostra è la prima azienda in Campania che è riuscita a formare tutti gli operatori degli uffici anagrafe dei 57 comuni afferenti per la raccolta delle espressioni di volontà verso la donazione di organi e tessuti. Grazie a questo lavoro portato avanti con il contributo decisivo del servizio relazioni con il pubblico, sul territorio Asl, oltre il 57 per cento dei circa 99mila cittadini che hanno rinnovato la carta d’identità, hanno espresso la volontà di donare organi e tessuti. Un impegno che deve continuare”.
FONTE: LAVOCEDELLANAZIONE
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