Alcune fonti restituiscono uno scenario apocalittico secondo il quale la situazione del coronavirus cinese sarebbe più grave di quanto non sia emerso dalle fonti ufficiali. Un laboratorio di Wuhan avrebbe creato artificialmente il virus, mentre i morti sarebbero migliaia

Non sono rassicuranti le notizie che arrivano dalla Cina. A dispetto di quelli che sono i numeri comunicati in via ufficiale, alcune fonti parlano di una situazione ben più grave. Il coronavirus 2019-nCoV, infatti, non avrebbe avuto origine da animali, né sarebbe arrivato all’uomo attraverso il “classico” salto di specie, ma sarebbe stato prodotto artificialmente in un laboratorio di Wuhan. E, soprattutto, i contagiati non sarebbero 1.975, ma decine di migliaia, così come i morti non sarebbero 56 ma migliaia. Non sarebbe un caso, dunque, l’allarmismo del Presidente cinese Xi Jinping che ieri si era detto seriamente preoccupato per la situazione “molto grave”.

A dare la notizia in Italia è stato Paolo Liguori, direttore di TgCom24. Nel laboratorio in questione i ricercatori avrebbero creato il coronavirus attraverso esperimenti batteriologici effettuati allo scopo di modificare il virus della SARS. Le fonti addirittura accennano a esperimenti di natura bellica. La diffusione, invece, sarebbe partita da un drammatico errore di procedimento che avrebbe portato ad un contagio imprevisto.

A dare maggior forza alla notizia della “mano dell’uomo” nella diffusione del coronavirus sarebbe un articolo pubblicato nel 2017 sulla rivista scientifica Nature dal titolo “Inside the Chinese lab poised to study world’s most dangerous pathogens” (All’interno del laboratorio cinese pronto a studiare i patogeni più pericolosi al mondo). L’articolo già evidenziava i rischi della presenza di una struttura simile sulla terraferma. Gli altri laboratori, infatti, si trovano sulle isole o sulle piattaforme in mezzo all’oceano proprio in virtù del danno potenziale che un errore di procedimento potrebbe scatenare.

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