1 Febbraio 2017

Casalnuovo, ‘Una città che’ fa ‘Bum! Bum!’

Raffaele Sannino, autore partecipante alla prima edizione di ‘Una città che’, esce con la sua raccolta personale intitolata Bum!Bum!

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NAPOLI, CASALNUOVO, 1 FEBBRAIO –  “La Scrittura come forma di riscatto!”

E’ quanto sostiene il Presidente del consiglio del Comune di Casalnuovo di Napoli Giovanni Nappi, da sempre Casalnuovoportatore sano di cultura all’interno della cittadina.

Nel 2016, Nappi ha lanciato a Casalnuovo il progetto di scrittura “Una città che”, il quale ha avuto un enorme successo, tale da essere riconfermato con una nuova antologia per l’anno in corso associata anche ad un concorso a premi.

L’idea era quella di lasciare spazio alle sensazioni di ognuno dei partecipanti in modo da poter coprire un panorama letterario abbastanza vasto, cercando di “iniziare, in ogni città, un percorso letterario, attraverso una delle più antiche forme di arte espressiva, la poesia

Una soddisfazione immensa per il Presidente Nappi il quale racconta il suo sogno di poter “sostituire le armi macchiate di sangue di qualsiasi violenza criminale del mondo, con tante penne (o tante tastiere), per scrivere e rappresentare ogni emozione, sentimento, sogno e speranza dell’animo di qualsiasi persona“.

Tra gli autori che hanno partecipato alla raccolta di poesia e prosa, vari elementi hanno brillato e brillano di luce propria. E’ il caso di Raffaele Sannino, un uomo genuino e vero, che ha deciso di mostrarsi alla platea con una sua opera personale.

Casalnuovo“Una città che scrive, sostiene Sannino perché è la dimostrazione vivente che la scrittura è occasione di un profondo cambiamento esistenziale e sociale”

Continua ancora Nappi applaudendo il libro di Sannino che, già dal titolo, fa capire il suo spirito battagliero ma con una visione della vita assolutamente dolce e romantica.

L’opera, una raccolta di poesie,  intitolata “BUM! BUM! Song nat a Furcella e sul na poesia me po’ salvà” è uscita da poco, grazie a Iod Edizioni.

Secondo Paolo Siani, presidente della fondazione Polis, le poesie di Sannino descrivono “una realtà vera e drammatica, ‘O welfar da Camorra purtroppo esiste e funziona, non essendo soggetto ai tagli del governo o di un sindaco. È un Welfare efficiente, a cui lo Stato, colpevolmente, non sa opporsi

“I versi di Raffaele Sannino gridano giustizia al mondo intero, ma sono anche versi di amore e di memoria”. 

Nei suoi versi, con i suoi ‘righi‘ come ama definirli, Sannino, nato a Forcella, attacca i poteri forti, dallo Stato che non interviene con la giusta efficace fino ai sacerdoti pedofili. Ci spiega come sia difficile per i ragazzi di oggi uscire da determinati ambienti fatti di criminali e delinquenti. Il tutto è però condito anche da scritti di amore e sentimenti veri nei riguardi dei genitori e delle persone che lo hanno cresciuto.

Le poesie sono state, inoltre, accuratamente tradotte in italiano in modo da facilitarne la lettura anche a chi non è nato sotto l’ombra del Vesuvio.

Sannino, insieme a Giovanni Nappi, presenterà il suo libro il giorno 20 febbraio presso il carcere dCasalnuovoi Secondigliano. Alla manifestazione saranno presenti il direttore del carcere Liberato Guerriero, il prof. Samuele Ciambriello, presidente dell’associazione La Mansarda, e una rappresentanza dei detenuti a cui il 30 gennaio sono stati distribuite diverse copie della raccolta.

 

Il giorno dopo, il 21, ancora le luci puntate sull’opera di Sannino e il progetto che l’ha lanciato “Una città che scrive“. Questa volta la sede sarà la scuola I.S.I.S. Europa a Viale dei Tigli. Continuerà il percorso delle “Giornate di Educazione Civica” indetto sempre da Giovanni Nappi, il presidente del Consiglio che sta rilanciando il vivere bene a Casalnuovo.

All’appuntamento per il rilancio cittadino partendo dai giovani, anche il Rapper Lucariello con le sue strofe di denuncia e rilancio, e i ragazzi dell’Istituto con la propria “Radio Europa Live”.

 

RIGUARDO L’AUTORE – Sannino nasce in un ambiente difficile come quello di Forcella, nel 1975, e impara e vivere da subito in un clima e in un territorio ricco di malvivenza. Il suo riscatto personale è fatto di poesia e scrittura. Una scrittura napoletana, un dialetto sempre protagonista negli scritti dell’autore.

Raffaella Danzica, nell’introduzione dell’opera, spiega come, nonostante la possibilità di modificare e italianizzare le poesie di Sannino, si sia scelto di rispettare la tradizione culturale e il modo di esprimersi di Raffaele.

Il suo non sarà un napoletano ‘corretto’ ma è di sicuro un linguaggio onesto, vero, concreto, d’impatto.

E va bene così, a noi piace così.

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