25 Novembre 2025

25 novembre violenza sulle donne: storia, dati 2025, iniziative a Napoli

pxhere.com

25 novembre violenza sulle donne

Il 25 novembre violenza sulle donne: Questa giornata non rappresenta una semplice data sul calendario, ma un momento di riflessione collettiva. È una giornata che spinge a guardare senza filtri un problema ancora radicato nella società e che, nelle sue molteplici manifestazioni, continua a compromettere vite, relazioni e libertà.

Le origini della ricorrenza: la storia delle sorelle Mirabal

La scelta del 25 novembre affonda le sue radici nella storia politica del Sud America e nella tragica vicenda delle sorelle Patria, Minerva e María Teresa Mirabal. Le tre erano attiviste della Repubblica Dominicana che, nel 1960, ebbero il coraggio di sfidare il regime del dittatore Rafael Trujillo.

Conosciute come “Las Mariposas” per il nome in codice con cui operavano nella resistenza, furono brutalmente assassinate dai servizi segreti e ritrovate in un burrone, nel tentativo di inscenare un finto incidente. La loro morte segnò profondamente la popolazione e contribuì all’inizio del declino della dittatura.

Dal 1981 la loro storia è diventata simbolo della lotta globale contro la violenza di genere. Nel 1999, l’ONU ha trasformato il 25 novembre nella Giornata internazionale dedicata alla sua eliminazione.

25 novembre violenza sulle donne: una violenza che muta ma non si arresta

Riflettere sul 25 novembre significa prendere atto di un fenomeno che non arretra, ma assume forme diverse e spesso più subdole. La violenza fisica e psicologica continua a rappresentare una minaccia quotidiana, così come quella sessuale, economica e domestica. A queste si affiancano lo stalking e il femminicidio, insieme a nuove violenze che si sviluppano in rete attraverso revenge porn, deepfake e varie forme di cyberstalking.

I dati aggiornati al 2025 fotografano una situazione drammatica. In Italia sono state uccise ottantacinque donne dall’inizio dell’anno secondo il Rapporto Eures, mentre i tentati omicidi sono triplicati nel giro di dodici mesi. Una donna su tre in Europa ha subito violenza di genere almeno una volta nella vita.

In Campania la tendenza è particolarmente preoccupante, con dieci donne uccise nel 2025 rispetto alle cinque dell’anno precedente e con una percentuale significativa dei casi nazionali di molestie e abusi sul luogo di lavoro.

25 novembre violenza sulle donne: il quadro normativo e le nuove tutele

Negli ultimi anni l’Italia ha introdotto strumenti più incisivi per contrastare il fenomeno, rendendo il 25 novembre un momento utile anche per fare il punto sui progressi legislativi.

Il Codice Rosso del 2019 ha accelerato le procedure a tutela delle vittime. A questo si è aggiunto, l’inasprimento delle pene per i reati legati alla violenza domestica, che ha rafforzato la risposta penale. Sono stati potenziati i centri antiviolenza e ampliato il sostegno economico attraverso il reddito di libertà.

Nel 2025 la Camera ha approvato una legge che riconosce come reato qualsiasi atto sessuale privo di un consenso libero e attuale, recependo pienamente i principi della Convenzione di Istanbul. Parallelamente l’Unione Europea ha adottato la sua prima direttiva organica contro la violenza di genere. La particolarità della direttiva è che per la prima volta include anche le forme di abuso online.

Il simbolo delle scarpe rosse

Tra le immagini più potenti associate al 25 novembre violenza sulle donne spiccano le scarpe rosse. L’idea è nata da un’installazione dell’artista Elina Chauvet del 2009 a Ciudad Juárez.

La disposizione di calzature vuote nelle piazze rappresenta visivamente l’assenza delle donne uccise e restituisce a ciascuna di loro uno spazio simbolico che la violenza ha cercato di cancellare.

Gli eventi di Napoli per il 25 novembre 2025

25 novembre violenza sulle donne – Napoli partecipa attivamente alle iniziative, proponendo appuntamenti diffusi in città e in provincia.

Alle 10 di questa mattina l’intero distretto giudiziario ha osservato un minuto di silenzio, un gesto semplice ma solenne promosso dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale per ricordare le vittime e ribadire l’impegno della magistratura nella loro tutela.

Nel pomeriggio, dalle 15 alle 19, il Real Albergo dei Poveri ospita l’evento “Dentro le parole, oltre il silenzio”, un percorso articolato che unisce arte, formazione e testimonianze. L’esperienza immersiva “Le Cinque Stanze” accompagna il pubblico attraverso le fasi della violenza domestica mediante voci, suoni e giochi di luce che ricostruiscono le dinamiche della manipolazione, della dipendenza emotiva, della paura, dell’isolamento e dell’abuso.

Accanto a questo percorso si svolge il vernissage della mostra “Obiettivo 5 – Parità di Genere”, curata dall’associazione SeminArte. A seguire, si svolgerà un convegno multidisciplinare che coinvolge varie figure professionali impegnate nel settore. La giornata si concluderà con lo “spogliatoio emotivo”, uno spazio di ascolto curato da Telefono Rosa Napoli, Parla con Me e Diësis, pensato per accogliere chi ha bisogno di confronto o orientamento.

Anche in altre zone della città e della provincia si svolgono numerose attività, dalle installazioni di scarpe rosse alle campagne educative nelle scuole e nelle università, fino a progetti di inserimento lavorativo dedicati alle donne che hanno intrapreso un percorso di uscita dalla violenza. Tra questi si distingue il programma promosso dall’imprenditrice napoletana Mena Marano del gruppo Arav, che mira a offrire opportunità concrete di autonomia economica alle vittime.

Perché il 25 novembre riguarda tutti

Il significato del 25 novembre va oltre la commemorazione delle vittime e oltre la denuncia. È un invito a un cambiamento culturale che coinvolge l’intera comunità, perché la violenza di genere è un problema culturale e sociale.

Contrastarla significa educare al rispetto, prestare attenzione ai segnali precoci, modificare il linguaggio e sostenere chi decide di chiedere aiuto. È un impegno quotidiano che richiede la partecipazione delle istituzioni, dei media, della scuola, delle famiglie e della società tutta.

Ricordare le sorelle Mirabal significa scegliere di non distogliere mai lo sguardo. Per questo il 25 novembre è un giorno che interpella tutti, ogni anno, e che continua a ricordarci quanto sia ancora necessario agire.

Se ti è interessato l’articolo 25 novembre violenza sulle donne, potresti leggere anche : Napoli: aggredisce l’ex fuori casa, arrestato 32enne