19 Settembre 2015

#accaddeoggi – Il 19 settembre 1981, il concerto di Pino Daniele a Piazza del Plebiscito

#accaddeoggi – Il 19 settembre 1981 Pino Daniele teneva uno storico concerto a Piazza del Plebiscito

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Il 19 settembre 1981 Pino Daniele teneva uno dei suoi più famosi concerti a Piazza del Plebiscito. Numeri altissimi di partecipanti: almeno duecentomila persone assistevano quella sera alla sua musica. Insieme a lui, sul palco, ospiti famosissimi: Tullio De Piscopo, batterista nel gruppo di Pino Daniele nei dischi Vai mo’, Bella ‘mbriana, Sciò, Common Ground, Acqua e Viento, Assaje, Ricomincio da 30, Anema e core; Joe Amoruso, pianista, con cui Pino strinse un fortunatissimo sodalizio; Rino Zurzolo, contrabbassista, reclutato a solo 13 anni nel gruppo Batracomiomachia di cui facevano parte, oltre che Pino, anche Enzo Avitabile, Rosario Jermano e Paolo Raffo; Tony Esposito, cantautore e percussionista, ed infine James Senese, sassofonista e cantante. Una formazione tutta partenopea che collaborò, nello stesso anno del concerto, all’album di Pino Daniele Vai mo’.

«Il 19 settembre. Senza grande pubblicità e grazie ad un formidabile tam tam, c’è un musicista napoletano che con la sua band vuole cantare Napoli, a piazza Plebiscito, allora non una piazza ma un caotico parcheggio. Peggio: una gigantesca fermata di autobus. Il musicista è Pino Daniele. Con lui tutti gli altri che amavamo quanto lui, soprattutto James Senese l’americano di Secondigliano, il sax e la voce di Napoli centrale; e Toni Esposito, l’uomo che faceva vibrare, con tutto il sound possibile, qualunque oggetto toccasse..
Il tam tam funzionò. Ci andammo tutti, direi anche i ciechi e gli storpi. Non so quanti eravamo: centomila, duecentomila, trecentomila? Boh. Quello che è certo tutta l’anima della città era lì, sospesa a quel palco. Naturalmente sospesa. Senza differenze, tutti insieme, Nella più estrema tranquillità. Fu una vera festa collettiva. Grandiosa, che ancora oggi ogni tanto ricordiamo, come i gol di Maradona, come le battute di Totò.
Un fatto è certo: il miracolo ci fu davvero. Il sangue si sciolse. Di tutti quanti. Perché quella sera Napoli, dopo quasi un anno di silenzio, aveva ricominciato a cantare» (Amedeo Feniello).

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