17 maggio San Pasquale Baylon, un culto molto sentito a Napoli
17 maggio San Pasquale Baylon: oggi si festeggia il Santo protetttore a cui, da tradizione, le donne napoletane si rivolgono per maritarsi
17 maggio San Pasquale Baylon: Oggi, come ogni anno, la Chiesa Cattolica ricorda San Pasquale Baylon, che morì il 17 maggio 1592.
Anche la città di Napoli è molto legata al Santo spagnolo, in particolare le donne nubili.
17 maggio San Pasquale Baylon: la storia
Nacque da una famiglia contadina a Torre Hermosa, nel regno di Aragona in Spagna, il 16 maggio 1540, giorno di Pentecoste.
Fin da fanciullo mostrò una particolare devozione per Gesù Cristo e l’eucaristia. Dopo aver fatto il pastore, provò ad entrare nel convento di S. Maria di Loreto dei Francescani Alcantarini, ma fu respinto. Successivamente fu ammesso ai voti francescani, ma preferì restare un semplice “fratello laico” e fornire il suo aiuto nelle faccende quotidiane in convento.
Benché privo di studi, Pasquale aveva un acume naturale e, dunque, era spesso richiesto come consigliere da parte di personaggi illustri. Così, incaricato di una delicata missione presso il Generale dell’Ordine che risiedeva a Parigi, attraversò le regioni della Francia dominate dai calvinisti, confutando le loro tesi a rischio della vita.
Tutta la sua vita religiosa fu segnata dalla passione smisurata per la devozione eucaristica, che, sulla sua scia si ravvivò dovunque in Spagna. Infatti, è anche ricordato come “il teologo dell’Eucaristia”.
Morì a soli 53 anni, provato dalle continue penitenze, il 17 maggio 1592, giorno di Pentecoste.
17 maggio San Pasquale Baylon – Fu proclamato santo da Papa Alessandro VIII nel 1690 e da allora è venerato come protettore delle donne, dei cuochi, dei pasticceri e dei pastori. Inoltre, nel 1897 fu proclamato patrono di tutte le associazioni eucaristiche della Chiesa.
Il culto del Santo a Napoli
Il culto di San Pasquale fu portato a Napoli durante la dominazione spagnola della città tra il XVI e il XVII secolo. Questo si concentrò in due grandi e celebri conventi francescani, un tempo degli Alcantarini, ma ancora esistenti: San Pasquale a Chiaia e San Pasquale al Granatello (Portici).
La Chiesa di San Pasquale a Chiaia sorge nell’omonima piazza del quartiere napoletano. La chiesa fu eretta nel 1749 per volere dei sovrani Carlo di Borbone e Amalia di Sassonia, per ringraziare il Santo, a cui erano molto devoti, per la nascita dell’erede maschio.
La Chiesa di San Pasquale al Granatello fu fondata dai frati dell’ordine dei Minori Alcantarini giunti a Napoli alla fine del 1600. I Frati fecero costruire un convento grazie all’elemosina dei fedeli e al terreno donato da una donna che si chiamava Anna Schioppa, la quale aveva ereditato il terreno dal padre. Si narra che al suo interno ci fosse la prima scuola di Portici e anche quella che all’epoca fu la più importante biblioteca della Campania.
17 maggio San Pasquale Baylon – In Campania, specialmente a Napoli, San Pasquale è molto caro alle donne. Infatti, tradizione vuole che il Santo abbia inventato la ricetta dello zabaione, suggerendo alle mogli di somministrarlo ai mariti come afrodisiaco.
Da qui trae origine la tradizione che lega le donne nubili a San Pasquale, le quali si rivolgono a lui per trovare marito con questa preghiera:
“San Pasquale Baylonne, protettore delle donne, fammi trovare marito, bianco, rosso e colorito, come te, tale quale, o glorioso san Pasquale”.
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