16 Dicembre 2020

16 dicembre 1631: Il Vesuvio erutta ma poi il miracolo

vesuvio

vesuvio

Il 16 dicembre 1631 il popolo di Napoli portò in processione il busto di San Gennaro, da quel momento il Vesuvio si placò

Il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro contenuto nella ampolle viene officiato tre volte l’anno: il sabato precedente alla prima domenica di Maggio, il 19 Settembre e il 16 dicembre.

Ma cosa accadde nel 1631?

Il 16 dicembre 1631 il Vesuvio, che si erge fiero sul golfo di Napoli, eruttò; erano trascorsi quasi 130 anni dall’ultima rilevante eruzione eppure i popolo di Napoli sentiva nell’aria l’arrivo dell’imminente catastrofe che di lì a poco avrebbe portato via quasi quattromila anime. Il giorno 16 si aprì dunque una bocca a Sud Est da dove avveniva l’espulsione di lapilli. Il materiale eruttivo scendeva a valle a grande velocità, fino ad una violentissima esplosione che riguardò il cratere centrale dal quale furono emessi cenere, lapilli e gas. I tremori furono avvertiti a centinaia di chilometri di distanza: Puglia, Molise, Calabria e perfino in Umbria e nelle Marche. Frat’Angelo de Eugeni scrisse infatti: “In tutta la valle di Spoleto fin a Perugia e tutta la montagna di Norcia per un’hora continua furno sentite botte e rimbombi come d’artiglieria, ognun pensando fusse il luogo circumvicino e nessuno potendo penetrar dove ciò sia proceduto”.

Il giorno seguente all’eruzione i popolo napoletano si recò nella cattedrale, i fedeli impauriti chiesero il miracolo a San Gennaro. Sollecitato dal viceré Manuel de Guzman Zunica y Fonseca, il cardinale Buoncompagni fece uscire il busto di San Gennaro e fece avviare la processione in direzione del Vesuvio. Il corteo dei fedeli si ingrossava sempre più e stando alle fonti e alla tradizione la figura di San Gennaro apparve sospesa in aria dinanzi alla folla incredula. Il corteo giunse al Ponte dei Granili (Ponte della Maddalena), il cardinale Buoncompagni quindi rivolse verso il vulcano le ampolle contenenti il sangue solidificato, il quale si sciolse. Da quel momento la furia del Vesuvio cominciò gradualmente a scemare ed in ricordo del miracolo, nel punto esatto in cui si ebbe la liquefazione, fu posta la statua di San Gennaro che ancora oggi è lì presente.

Per essere sempre aggiornato sulle notizie di cronaca, attualità, politica, sport, cultura ed eventi del nostro Paese, seguici su NAPOLI ZON (clicca qui)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.