28 Settembre 2016

Video hard a Pozzuoli, la storia si ripete: tre indagati

Ennesimo video hard con protagonista una giovane ragazza di Pozzuoli. Per adesso, sono tre gli indagati in questo caso, i dettagli nell’articolo

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Dopo la tragica vicenda di Tiziana Cantone, ragazza di Casalnuovo impiccatasi a causa della circolazione di un suo video hot su tutto il web, la registrazione e pubblicazione di video di questo genere non è cessata. Sembra quasi che il tragico incidente abbia quasi “invogliato” i giovani ragazzini a pubblicare video di questo genere all’insaputa delle persone coinvolte in queste filmini (solitamente ragazzine poco più che maggiorenni).

Il caso di oggi riguarda una giovane ragazza residente a Pozzuoli, la quale in seguito al disagio provocato dalla pubblicazione di tale video hard, aveva iniziato a rientrare in una voragine di depressione, proprio come era accaduto alla giovane Tiziana.

La ragazza, infatti, ha iniziato a parlare sempre di meno con chiunque: amici, familiari e a non voler andare a scuola. Si vergognava di ciò che aveva fatto, ma soprattutto, si vergognava del fatto che quel video fosse girato tra i contatti di Whatsapp e che ormai, si trovasse anche su internet e fosse diventato di dominio pubblico.

Questo ennesimo episodio di pubblicazione pornografica senza consenso era stato già sollevato dalla giornalista Selvaggia Luccarelli, la quale dichiarava di dover prestare più attenzione a questo tipo di cose, e in particolare a questo caso, affinché non ci fosse un’altra giovane vittima.

La giornalista, inoltre, venerdì scorso, aveva anche ripostato sulla sua pagina Facebook un post scritto da Davide Chello, ragazzo coinvolto in questo caso poiché si presume abbia commentato in modo molto cruento la ragazza di Pozzuoli nel video. Selvaggia Luccarelli, in questo post, non faceva altro che criticare il ragazzo e sollevare le persone ad avere più tatto in queste situazioni. 

 

La Procura ha aperto un fascicolo sul caso della giovane ragazza di Pozzzuoli, in seguito anche alla denuncia effettuata dai genitori della ragazza presso il commissariato di Pozzuoli. I genitori, infatti, non hanno fatto altro che confermare lo stato di depressione in cui la loro figlia verte, i commenti acidi e cruenti trovati in giro sul web e il fatto che il video non circoli solo su Whatsapp, ma anche su altri siti porno (come aveva anche già annunciato la giornalista Selvagia Luccarelli qualche giorno fa).

Il caso è quindi ancora aperto e in merito a questo ennesimo episodio, sono tre le persone coinvolte. Per adesso, solo di uno di questi il nome è certo, mentre degli altri due le identità restano ancora ignote.

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