23 Agosto 2017

La storia di Sant’Antonio Abate raccontata dai cartelloni

storia

Sant’Antonio Abate presenta la propria storia: installata la cartellonistica per segnalare i luoghi di interesse storico-artistico della città

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Lo scorso mese, grazie alla sensibilità mostrata verso la storia del territorio dall’Amministrazione Varone, a Sant’Antonio Abate (NA) è stata completata l’installazione della cartellonistica per segnalare i luoghi d’interesse storico-artistico situati sul territorio, in particolare presso i siti religiosi:

Chiesa di Santa Maria del Carmine (sec XX – anno 1954)

Casa monastica Suore Gerardine (sec. XX – anni 1970, in via Buon Consiglio)

Tempietto della Madonna dei Campi (sec. XX – anno 1953)

Villa Cuomo (villa rustica romana del I sec. a.C. in località Casa Salese)

Antica chiesetta di Sant’Antonio Abate (sec. XIX – anni 1840 / 1865, situata in via Congrega)

Santuario di San Gerardo Majella (sec. XX, situato in via Casa D’Auria)

A realizzare i pannelli sono stati i membri del movimento associativo Agorà Abatese, di cui fa parte il Direttore Vincenzo D’Aniello, che ha affermato:

“Siamo lieti che anche il nostro Comune sia dotato della segnaletica dei siti di valore storico. Finalmente si realizza una parte del nostro progetto “Sant’Antonio Abate tra identità e memoria storica”, che vuole far conoscere il patrimonio storico-culturale del paese. Il Movimento associativo Agorà Abatese ringrazia l’Amministrazione comunale  ed in particolare l’Assessore alla Cultura Iolanda D’Antuono che ha recepito la proposta ed il Comando dei vigili urbani. Il nostro intento è quello di completare la realizzazione di tutto il progetto, che prevede anche la stampa di 31 pannelli esplicativi da collocare nella hall del Comune e la pubblicazione di un libretto di presentazione della nostra cittadina, che oltre ai siti di valore storico, ne descriva anche gli aspetti salienti della vita culturale, sociale e produttiva e delle nostre tradizioni.”

Tante ancora le attività in programma a Sant’Antonio Abate volte alla valorizzazione delle risorse culturali del territorio.

Riguardo a tali programmi l’Assessore alla cultura Anna Iolanda D’Antuono ha affermato:

“Non è questo ciò di cui ha bisogno il nostro paese, ma ha bisogno anche di questo. Non è questo ciò di cui ha bisogno per sentirsi superiore, ma Sant’Antonio Abate ha bisogno anche di tutto ciò per non essere da meno agli altri comuni della zona e recuperare la propria dignità storico-culturale e per allargare i propri orizzonti. Sono piccoli passi che ci conducono nella magia della storia e costruiscono la carta d’identità di un territorio ricco e bello che troppo spesso è vittima del disprezzo dei suoi stessi abitanti. Tutto questo si ottiene quando le associazioni lavorano in sinergia con le istituzioni. Il plauso maggiore va al Movimento associativo Agorà Abatese che ha curato con maestria la realizzazione della cartellonistica ed al Comando dei Vigili urbani che l’ha messa in opera con solerzia”.

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