25 Marzo 2016

Roberto Ormanni e il Quartet, prove tecniche di cantautorato

roberto ormanni

Roberto Ormanni e il Quartet, dopo la vittoria del contest di Apogeo Records, presentano il loro primo EP allo showcase alla Feltrinelli

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Il 24 Marzo alla Feltrinelli di Piazza Dei Martiri a Napoli, Apogeo Records ha presentato il primo EP “Quello che non siamo” del giovane cantautore Roberto Ormanni e del suo gruppo IL QUARTET, composto da Enrico Valanzuolo alla tromba, Roberto Tricarico chitarrista, Antonio Barberio al contrabasso e Marco Norcaro alla batteria.

In un momento musicale, dove sembra che il repertorio napoletano sia composto solo da Rap e Hip-hop, fa il suo ingresso nel repertorio contemporaneo la voce e i testi di Roberto Ormanni, classe 1993. Un Combat pop attualizzato da testi di denuncia sociale.

L’ EP “Quello che non siamo” composto da cinque brani : “Quello che non siamo”, “Petru”, “John Reed”, “Fuori non piove” e infine “Don Quijote” è frutto della prima edizione di “Apogeo Spring Contest”, nel quale hanno partecipato più di trenta progetti musicali, che ha visto, in fine, Roberto Ormanni vincitore. Il contest è sotto il patrocinio del Comune di Napoli e l’ausilio de L’Altra Napoli Onlus e dell’associazione Arteteka. Attraverso il concorso il gruppo ha potuto registrare le proprie canzoni nelle sale del Sanità Music Studio, con la supervisione dell’etichetta discografica sociale Apogeo Records, un’etichetta fatta dai giovani per i giovani. Il mini album si propone di essere un racconto composto da corsi e ricorsi storici. Roberto Ormanni è una sorta di proseguo tempestivo di cantastorie nell’ era del web 2.0.  I testi e gli accordi s’ispirano al cantautorato italiano e a sprazzi di sonorità folk. La canzone, come la musica, diventa una forma d’impegno sociale. Come afferma il produttore Claudio Poggi “con Roberto Ormanni e il Quartet ritroviamo una sana e fresca musicalità”.

Quello che non siamo”, è un riferimento all’ attualità, una fotografia di presa diretta sulla realtà. Il testo che rinvia agli emigranti del Mediterraneo, ma che può essere collegato, al contempo con le nuove generazioni, che sanno solo quello che non vogliono, in una società di imperativi negativi. “Petru” è la canzone dedicata a Petru Birladeanu, vittima innocente di camorra.  Nel brano “John Reed” vi è un collegamento diretto della classe operaia del XX secolo e i precari del XXI secolo. Come recita il testo: “La vita operaia, le ingiustizie, le morti bianche, il lavoro nero”. Ormanni parla di operai, affermando che “le categorie” sono cambiate, ma i contenuti sono sempre gli stessi. Egli vuole esprimere nei propri testi le figure ai margini, l’inadatto. Con l’augurio che un giorno, anche lui possa trovare un posto nel mondo. “Fuori non piove”, vede l’intervento del cantautore Lelio Morra, il videoclip, diretto da Tito Strino ha come location gli interni del Teatro Mercadante Di Napoli. Infine “Don Quijote”, registrata negli studi della Jam Music Factory, con la collaborazione alla chitarra di Oscar Montalbano. L’eroe non è l’invincibile, il vero vincitore è colui che si rialza sempre. Questo è il mantra della canzone.

Nel disco c’è un gruppo che suona. Un suono che vale la pena di essere ascoltato.

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