5 Marzo 2017

L’Ospedale delle Bambole, la magica bottega nel centro storico di Napoli

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E’ uno tra i più antichi mestieri di Napoli, praticato in una piccola bottega nel centro storico: oggi parliamo dell’Ospedale delle Bambole!

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C’è un posto magico in cui le bambole “malate” vengono attentamente curate, rinnovate e restituite ai proprietari. Un luogo incredibile in cui artigiani dalle mani sapienti riparano braccia e gambe rotte delle bambole di tutto il mondo, rinnovano gli abiti e oliano gli ingranaggi. L’Ospedale delle Bambole si trova proprio a Napoli, in via San Biagio dei Librai, nel cuore pulsante del centro storico.

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Ospedale delle Bambole. Siamo in via San Biagio dei Librai, nel centro storico di Napoli

Passeggiando lungo questa strada, è facile imbattersi in una targa sbiadita dal tempo, bianca e rossa, in ferro battuto, e con la scritta “Ospedale delle Bambole”. Il pronto soccorso ha mantenuto viva la tradizione dell’artigianato e ancora oggi, in questo luogo speciale, ad ogni ora del giorno, vengono “ricoverate” bambole, cavallucci a dondolo, pastori giocattoli.

All’interno della bottega, sparse sugli scaffali nell’attesa di ricevere un adeguato ricovero, è possibile trovare bambole d’epoca, pastori del Settecento e Ottocento, l’epoca d’oro del presepio napoletano, pupi siciliani alti 70-80 centimetri. Alle pareti sono affissi attestati, copie di giornali e guide straniere che parlano dell’antico mestiere di restauratore di bambole.

 

L’antica bottega fu inaugurata nel 1899 dal nonno di Luigi Grassi, attuale proprietario dell’ospedale. L’uomo, scenografo al Teatro San Carlo di Napoli, iniziò come passatempo a riparare bambole di cera e di pezza e, raramente, di porcellana. Suo figlio Michele, scultore di statue e statuine da presepe, ne fece un vero e proprio lavoro: aprì una bottega nei pressi di Via dei Pastori. La tradizione attualmente è proseguita grazie a Luigi, suo nipote e la collaborazione della figlia Tiziana, che cura il sito internet della bottega (www.ospedaledellebambole.it) insieme agli ultimi tre nipoti.

 

Non ci sono orari di visita prestabiliti, né per la bottega vera e propria né per il laboratorio, ma è sempre possibile fissare un appuntamento. I bambini, naturalmente, sono gli ospiti più graditi.

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