3 Marzo 2017

Nola, il sindaco Biancardi ritira le dimissioni, ma si prende cinque deleghe

Biancardi

dimissioni

Il sindaco di Nola Geremia Biancardi ha ritirato le dimissioni presentate poco dopo lo scandalo dei furbetti del cartellino. Apparentemente superate le divergenze tra i due super-assessori Cinzia Trinchese ed Enzo De Lucia. Ma, intanto, lo stesso Biancardi si conferisce cinque deleghe

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Il sindaco di Nola Geremia Biancardi ha ritirato ieri sera le dimissioni presentate circa venti giorni fa.

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Cinzia Trinchese

Biancardi si era dimesso poco dopo lo scandalo dei furbetti del cartellino, che aveva portato alla scoperta di 65 dipendenti del Comune che abbandonavano il loro posto di lavoro per dedicarsi ad attività proprie.

Ufficialmente, il motivo delle dimissioni del Primo Cittadino era il bisogno di trovare un nuovo slancio nella maggioranza. In realtà, lo scontro interno era fra due fazioni interne alla maggioranza relativamente alla fascia di vicesindaco. Da una parte l’assessore alla cultura Cinzia Trinchese, dall’altra Enzo de Lucia, esponente della fazione di Polvica e candidato più votato alle ultime comunali.

Ieri Biancardi si è presentato in comune con un dattiloscritto.

In esso il sindaco annunciava di aver risolto la questione assegnando a sé stesso la delega a cinque assessorati e dunque di aver deciso di ritirare le dimissioni presentate un mese fa. Silurato del tutto De Lucia, al quale va la delega alla “Manutenzione del Patrimonio Culturale“. Vince invece l’assessore Trinchese, che eredita il mandato di vicesindaco, ma solo a partire dal 1°Giugno.

Nola ha dunque oggi un sindaco con cinque deleghe.

Un sindaco multitasking“, come l’hanno definito alcuni colleghi de “Il Giornale Locale“. Una soluzione che appare oggi difficile da digerire e che sembra il preludio alla fine di questa maggioranza. De Lucia, infatti, è stato silurato nonostante gli anni di militanza in Forza Italia.

Quale sarà la risposta dei suoi sostenitori?

Resteranno attaccati alla loro poltrona oppure la scelta di Biancardi è preludio alla fine della maggioranza nolana?

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